Primo posto in Bundesliga: 20 punti, gli stessi del Bayern. Il Lipsia è ancora imbattuto in campionato, come la squadra di Kane e Musiala. Dopo due Coppe e una Supercoppa di Germania, il club controllato da Red Bull vuole provare a ripetere l’ultimo capolavoro del Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, pronto a interrompere l’egemonia del Bayern, undici titoli consecutivi tra il 2013 e il 2023. Nonostante la cessione in estate del suo artista, Dani Olmo, passato al Barcellona per sessanta milioni, bonus compresi, il Lipsia si sta divertendo. E’ guidato da Marco Rose, che si è formato nel circuito manageriale di Red Bull. La squadra gioca a memoria. Un 4-4-2 di base che in fase d’attacco si trasforma in 4-2-4. Gulacsi in porta. Geertruida e Henrichs sulle fasce. Il capitano Orban al centro della difesa, accanto a Lukeba. Doppio mediano: Haidara e Kampl. Gli esterni sono Xavi Simons e Baumgartner. Openda e Sesko in attacco. Tanti talenti. Una cilindrata che alimenta i desideri dei tifosi del Lipsia, splendido protagonista in Germania, ma ultimo in Champions, dove ha rimediato tre sconfitte di fila.
GLI INVESTIMENTI - Altra musica in Bundesliga. Openda ha già segnato cinque gol, mentre Sesko, Orban e Xavi Simons sono a quota 2. Un gruppo ricco di soluzioni. Marco Rose può contare anche sul norvegese Nusa, classe 2005, ala sinistra. E’ un Lipsia che non ha mai tradito la sua filosofia aziendale: investire sui giovani. In rampa di lancio c’è anche El Chadaille Bitshiabu, difensore centrale, diciannove anni, francese, quattro presenze in Bundesliga e una in Champions: 124 minuti in campo. Anticipo, colpo di testa, fisico da bodyguard. C’è chi l’ha paragonato, per caratteristiche e potenzialità, a Lilian Thuram. Attento in marcatura, ma anche regista arretrato. E’ cresciuto nel settore giovanile del Paris Saint Germain. Il Lipsia l’ha preso alla metà di luglio del 2023 spendendo quindici milioni. Mancino, un metro e 96, contratto fino al 2028. Il suo procuratore è Jorge Mendes.