Il Reims ha quasi cento anni, è stato fondato nel 1931 e ha scritto un capitolo romantico del calcio. Ha disputato la prima finale nella storia della Coppa dei Campioni: era il il 13 giugno del 1956, perse 4-3 contro il Real Madrid di Gento e Di Stefano, la squadra francese era allenata da Batteaux e poteva contare su un grande attaccante come Raymond Kopa. Non è stata l’unica delusione europea: nel 1959 ha trovato sulla sua strada sempre i blancos (2-0). Adesso, allo stadio Auguste Delaune, il nuovo idolo è un giapponese, Keito Nakamura, ala sinistra, ventiquattro anni, cinque gol in nove partite di Ligue 1. La sua maglia numero 17 è una delle più vendute negli store del Reims. I video con la collezione delle sue perle sono diventati virali sui social. Anche in nazionale si sta affermando: otto gol in tredici presenze. Non ha legami di parentela con un altro Nakamura, Shunsuke, trequartista, classe 1978, ex stella della Reggina e del Celtic.
I VIAGGI - Ha girato l’Europa. Ha cominciato a giocare nello Yowa e nel Gamba Osaka. È stato in Olanda nel Twente. Ha fatto un’esperienza in Belgio con il Sint-Truiden e in Austria con il Lask, che l’ha ceduto al Reims nel 2023 per dodici milioni. Ha segnato quattro gol nel suo primo campionato francese. Ora ha già raggiunto quota cinque. L’obiettivo è raggiungere la doppia cifra. È alto un metro e 80, è nato ad Abiko il 28 luglio del 2000, nel Reims ha lavorato prima con il tecnico Will Still e adesso con Luka Elsner. Salta il difensore, regala la superiorità numerica, ha un dribbling stretto.