Con il suo dinamismo ha messo in crisi Valverde e Tchouameni. Pressing, geometrie, tackle. Marc Casadó è un altro dono della cantera del Barcellona, che sabato sera ha chiuso il Real Madrid in un recinto e l’ha battuto 4-0 al Bernabeu. Terza partita da titolare in questo campionato, Hansi Flick l’ha schierato accanto a Pedri nel 4-2-3-1, dietro una batteria di trequartisti formata da Yamal, Fermin Lopez e Raphinha. Musica per Lewandowski, grande protagonista con una doppietta.
LE STATISTICHE - Casadó è un centrocampista totale, ha ventuno anni, in 270 minuti ha toccato 151 palloni: 88% di passaggi riusciti. Ha firmato due assist. Ha vinto quindici duelli. Tredici recuperi. Sei anticipi. Mediano-regista, catalano di Sant Pere de Vilamajor, un metro 72, destro naturale. Ha un contratto fino al 2028. È entrato nel centro sportivo della Masia quando aveva tredici anni. Flick lo apprezza: ordine e disciplina tattica. Casadó ha lavorato anche con Xavi, mentre nella squadra B è stato allenato da Rafa Marquez e Oscar Lopez. Gli osservatori blaugrana l’hanno scoperto da bambino nel Damm, una piccola società di Barcellona che vanta dal 1954 una brillante tradizione a livello di scuola-calcio.