A Brest, dalle tribune dello stadio Francis Le Blé, hanno applaudito in passato anche un mago come Franck Ribery: era il 2004, l’attaccante aveva ventuno anni e il club francese si preparava a festeggiare la promozione in Ligue 2, che equivale alla serie B. Adesso, dopo un percorso da montagne russe, il Brest si è regalato la sua prima notte in Champions: un debutto splendido, in casa, davanti alla propria gente. Un ingresso in grande stile, grazie alla vittoria per 2-1 sullo Sturm Graz. Alla fine la squadra di Eric Roy, che nello scorso campionato si era piazzata al terzo posto (alle spalle del Paris Saint Germain e del Monaco) ha ballato sotto la curva.
IL GIOIELLO - L’eroe della notte è stato Abdallah Sima, classe 2001, senegalese, ala sinistra, un metro e 88, arrivato in estate dal Brighton con la formula del prestito. Ha deciso la sfida, ha messo il timbro sul successo, dopo il vantaggio firmato da Hugo Magnetti e il pareggio degli austriaci, che avevano rimontato sfruttando un’autorete di Edimilson Fernandes. Sima è diventato il personaggio da copertina. È una punta esterna da 4-3-3: potenza, velocità, dribbling. Ha trovato subito gli incastri giusti con il centravanti Ajorque e Faivre, che Roy ha trasformato da mezzala in esterno. È nato a Dakar il 17 giugno del 2001, ma è cresciuto in Francia, ha cominciato a giocare nel Thonon Evian. Ha girato l’Europa. Si è trasferito in Repubblica Ceca, prima al Taborsko e poi allo Slavia Praga. Il Brighton, con il suo lavoro di scouting, l’ha scoperto nel 2021. L’ha mandato in prestito allo Stoke City, all’Angers e nella scorsa stagione l’ha girato in Scozia ai Rangers Glasgow, dove Sima si è distinto: undici gol in Premiership e tre in Europa League.