L’unica novità del Liverpool, finora, è in panchina. Jürgen Klopp si è preso un anno di pausa, ha deciso di dedicarlo alla moglie Ulla e al figlio Marc. Ha salutato Anfield Road dopo otto trofei. Tre perle: Champions, Supercoppa Europea e Mondiale per club. L’attrazione è l’olandese Arne Slot, che aveva vinto nel 2023 il campionato con il Feyenoord. Zero acquisti, anche se il nuovo manager si aspetta qualche rinforzo. Calma piatta, in vista del debutto in Premier del 17 agosto sul campo del neopromosso Ipswich. In compenso la preparazione estiva e le prime amichevoli hanno regalato la vetrina a un altro ragazzo dell’Academy: Bobby Clark, diciannove anni, inglese, mezzala o trequartista in base alle esigenze, ha impressionato Slot e i suoi più stretti collaboratori, dai vice Hulshoff e Heitinga al match analyst Spearitt.
IL REGALO DI JÜRGEN - È nato il 7 febbraio del 2005 a Newcastle, è un destro naturale, è alto un metro e 78. Centrocampista dalle batterie infinite: dinamismo, pressing, velocità, chilometri, un giocatore box to box che ha fatto registrare risultati sorprendenti nei test atletici. Ha un contratto fino al 2028. Slot ha deciso di tenerlo in gruppo. Bobby Clark è un altro talento lasciato in eredità da Klopp: nella scorsa stagione il tecnico tedesco lo aveva utilizzato cinque volte in Premier e due in Europa League. Clark aveva segnato un gol nella sfida di ritorno degli ottavi di finale contro lo Sparta Praga. Nella squadra Under 18, allenata da Marc Bridge-Wilkinson, veniva schierato a volte nel ruolo di ala sinistra. Mentre nel Liverpool Under 21, guidato da Barry Lewtas, giocava con la maglia numero dieci e portava spesso la fascia di capitano.