© EPAIl Bologna ha deciso di aspettare fino a domenica una risposta da Hummels. Il contratto era pronto, il club di Saputo aveva anche fissato le visite mediche. Martedì era atteso in città l’arrivo del campione tedesco, che si è svincolato il 30 giugno dal Borussia Dortmund. Mats, però, ha chiesto altro tempo. Vuole ancora qualche giorno di riflessione. Il Bologna aveva definito ogni dettaglio con il padre del giocatore: accordo fino al 2025, ingaggio da 2,3 più bonus e opzione per un’altra stagione.
LE STRADE - Il conto alla rovescia è cominciato. Da lunedì il Bologna si concentrerà su un altro obiettivo. Quattro alternative: Logan Costa del Tolosa, Balerdi dell’Olympique Marsiglia, Niakaté del Braga e Otavio del Porto. L’ultimo nome entrato nella lista di Sartori, che ha sciolto il nodo dell’erede di Zirkzee prendendo l’olandese Dallinga (37 gol in due anni nel Tolosa), è proprio quello di Otavio, classe 2002, brasiliano, mancino, arrivato al Porto nello scorso gennaio dal Famalicão. Scuola Flamengo, diciassette partite con Sergio Conceiçao, che ha lasciato la panchina alla fine di maggio ed è stato sostituito da Vitor Bruno. Otavio è un'idea, può prendere il posto di Calafiori, passato all’Arsenal per 45 milioni più 5 di bonus. Costa tredici milioni, è nato a San Paolo il 21 aprile del 2002, è alto un metro e 88. Governa il reparto, partecipa alla costruzione della manovra. Ordinato, agile, forte di testa, maglia numero 31. Viene gestito dalla Link Sports. Ha un contratto fino al 2028.