La Roma ha scelto Rodrigo Riquelme. Ha parlato con l’Atletico Madrid e con l’agenzia Wasermann, che gestisce anche Federico Valverde del Real, Teun Koopmeiners (obiettivo della Juve di Thiago Motta) e Alejandro Grimaldo, uno degli esterni del Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, autore di una doppietta storica (Bundesliga e Coppa di Germania). E’ un’ala sinistra, ha ventiquattro anni e costa venticinque milioni. Rientra nell’identikit tracciato da De Rossi: fantasia, scatto, cambi di marcia, movimenti ideali per il tridente che progetta il tecnico giallorosso.
LE MANOVRE - Il direttore sportivo Florent Ghisolfi sta cercando di trovare l’accordo con l’Atletico. Riquelme è una delle espressioni del vivaio dei colhoneros. E’ stimato da Diego Simeone: tre gol (all’Osasuna, all’Alaves e al Maiorca) e cinque assist in campionato. Trentotto partite, diciassette da titolare. Il ct De la Fuente l’ha già fatto debuttare in nazionale, ma non l’ha convocato per l’Europeo. L’idea della Roma è che abbia espresso finora solo in parte le sue potenzialità. Investimento che può garantire profitti anche in prospettiva.
LA DIREZIONE - Rodrigo Riquelme ha esordito nell’Atletico il primo settembre del 2019: 3-2 contro l’Eibar. Simeone l’ha aiutato a completarsi, a migliorare nella fase di copertura. Formative le esperienze in prestito prima - nel 2020 - al Bournemouth, che all’epoca militava in Championship, e poi - nel 2021 - al Mirandes, società della Segunda Division. Una tappa, quest’ultima, sotto la guida dei tecnici Lolo Escobar e Joseba Etxeberria, che si è rivelata fondamentale: trentanove partite, otto gol e dodici assist. Così come si è dimostrata molto utile l’esperienza vissuta, sempre in prestito, al Girona di Michel: trentaquattro partite, quattro gol e la decisione di Simeone di riportarlo a casa nella scorsa estate. Riquelme è nato a Madrid il 2 aprile del 2000. E’ alto un metro e 74. Ha un contratto fino al 2028. Ha iniziato a giocare nel Saragozza e nel Rayo Vallecano. A dieci ann si è legato ai colchoneros. Ha un fratello che si chiama Alejandro. I libri preferiti? Le biografie di Nelson Mandela e Kobe Bryant.