Nel Gremio lo allena Renato Portaluppi, che era arrivato nel 1988 alla Roma di Viola e Liedholm come un divo di Hollywood, scendendo da un elicottero nel centro sportivo di Trigoria: ora è uno dei tecnici più stimati in Brasile e ha sfiorato in passato la panchina della Seleçao. Gustavo Nunes è un’ala, stesso ruolo che ricopriva Renato: ha una varietà di colpi che può aiutarlo a cambiare direzione alla sua carriera. Ha diciotto anni, è nato a São Vicente do Sul il 20 novembre del 2005. Ha giocato sette partite nel Brasileirão e ha segnato un gol al Botafogo. Anche il suo ingresso in Coppa Libertadores ha rafforzato le certezze dei dirigenti del Tricolor sulla cilindrata di Gustavo Nunes: prima un assist nella sfida vinta per 1-0 contro l’Estudiantes di La Plata e poi la rete al The Strongest (4-0), partendo sempre dalla panchina.
LA STATISTICA - Ha segnato a diciotto anni, sei mesi e nove giorni: il terzo marcatore più giovante del Gremio, nella storia della Champions del Sudamerica, dopo Lincoln (17 anni, 4 mesi e 8 giorni) e Ronaldinho (18 anni e 10 giorni). E’ alto un metro e 73, viene schierato da Renato sulla fascia sinistra. Come numero di maglia ha scelto il 39. Ha un contratto che scade il 31 dicembre del 2028. E una clausola da trentatré milioni di dollari. I suoi video sono finiti anche nella sala degli scout del Manchester City, che vorrebbe portarlo in Inghilterra e farlo crescere nella squadra Under 23. Il suo procuratore è Paulo Pitombeira, che gestisce anche Gabriel Jesus dell’Arsenal, Roger Guedes dell’Al-Rayyan, Arthur Cabral del Benfica e l’attaccante uruguaiano Luciano Rodriguez, che gioca nel Liverpool di Montevideo e piace al Feyenoord.