Competenza e creatività: sono i concetti che ispirano il Lecce di Sticchi Damiani e Corvino. Si può sviluppare un mercato di sostanza e qualità anche senza bruciare capitali. E Balthazar Pierret, classe 2000, francese, mediano-regista, scoperto nel Quevilly Rouen (Ligue 2) e preso a parametro zero, si incastra alla perfezione nei ragionamenti del club pugliese, che si prepara a disputare il suo terzo campionato di fila in serie A. Rinnovato il contratto a Gotti fino al 2006 e acquistato lo spagnolo Tete Morente, ala sinistra, otto gol e due assist nell’Elche (Segunda Division), svincolato, classe 1996, il Lecce si è assicurato anche Pierret, che Corvino aveva già provato a prendere a gennaio.
IL PROFILO - Play classico, ventiquattro anni, mancino, un metro e 86, cinque reti in Ligue 2: l’ambizione del Lecce è quella di aver scoperto un giocatore che possa rivelarsi un altro grande affare. Stesso ruolo di Hjulmand, ceduto nella scorsa estate allo Sporting Lisbona per 19,5 milioni. Pierret ha cominciato la carriera nel Nizza. Ha giocato anche nel Boulogne. Costruisce la manovra e protegge la difesa: forza nei contrasti, ordine, razionalità. Non è la sua prima esperienza lontano dalla Francia. In passato, per sei mesi, da gennaio a luglio del 2022, si era trasferito in Romania alla Dinamo Bucarest.