Il suo idolo? Haaland, novanta gol e sei trofei in due stagioni con il Manchester City. Orri Steinn Óskarsson è islandese, ma gioca in Danimarca: centravanti, diciannove anni, un metro e 86, nove gol e sei assist in campionato con il Copenhagen, che l’ha scoperto nel 2020 grazie alla telefonata di un osservatore, quando il golden-boy frequentava il villaggio sportivo del Grótta. Óskarsson è entrato nella lista dell’Atalanta, così come Jordan James, mezzala, otto reti in Championship nel Birmingham, retrocesso in terza serie.
LA DIREZIONE - Il club di Percassi, anche dopo il trionfo in Europa League, continua a perlustrare i mercati meno conosciuti. Óskarsson può diventare uno dei prossimi colpi. Nel Copenhagen ha preso il posto di Rasmus Højlund, che l’Atalanta aveva iniziato a studiare nel club danese, prima di acquistarlo nello Sturm Graz, sei mesi più tardi. Un capolavoro: pagato venti milioni e ceduto dopo dieci mesi da Percassi al Manchester United. Óskarsson è veloce e potente: nell’ultimo mese ha firmato una tripletta e una doppietta nella doppia sfida con l’Aarhus. Ha una storia curiosa: ha debuttato a 13 anni e 354 giorni nella serie C islandese con il Grotta. Suo padre Oskar era un difensore e ora allena l’Haugesund. Ha già giocato otto partite con la nazionale maggiore del ct Age Hareide: un gol al Lussemburgo e uno alla Slovacchia.