Carlos Forbs e la ricostruzione dell’Ajax

Scuola Sporting Lisbona, il passaggio al Manchester City Under 19 e l’arrivo in estate nel club di Amsterdam per 14 milioni: il portoghese, classe 2004, ala sinistra, si è conquistato spazio negli schemi di Van't Schip
Carlos Forbs e la ricostruzione dell’Ajax© EPA
Stefano Chioffi
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Ha rischiato di smontare le tende anche dalla Conference, dopo il terzo posto nella fase a gironi di Europa League e i 26 punti di distacco accumulati in Eredivisie dal Psv Eindhoven: faticosa la qualificazione ottenuta giovedì sera, ai supplementari, sul campo del Bodø/Glimt, 1-2 con i gol del capitano Berghuis e di Taylor, classe 2001. L’Ajax spera di dare un senso compiuto alla sua stagione almeno all’estero, dopo i problemi incontrati all’inizio della stagione, con l’esonero del tecnico Maurice Steijn e l’arrivo in panchina di John Van't Schip, che ha saputo restituire un po’ di ordine a una squadra precipitata all’ultimo posto in classifica e che adesso è quinta.

LA RICOSTRUZIONE - In questa lunga e complicata rimonta, l’Ajax è riuscito comunque a valorizzare qualche giovane molto interessante, nel pieno rispetto della tradizione. Come Carlos Forbs, classe 2004, portoghese, origini della Guinea-Bissau, ala, un metro e 69, tre gol tra coppe e campionato, mancino, scuola Sporting Lisbona, arrivato in estate dal Manchester City Under 21 per 14 milioni. E’ una delle novità, insieme con Kristian Hlynsson, vent’anni, islandese (anche se è nato in Danimarca, a Odense, il 23 maggio del 2004), mezzala, sei gol in campionato. Van't Schip gli ha ritagliato uno spazio fisso nel suo 4-2-1-3. Hlynsson gioca alle spalle del tridente formato da Berghuis, Brobbey e Forbs, partito da Sintra, provincia di Lisbona. Hlynsson è un destro naturale, è alto un metro e 79, l’Ajax lo ha pescato nella squadra Under 19 del Breidablik. Operazione conclusa all’inizio di febbraio del 2020. Hlynsson ha proseguito la sua crescita sui campi dello “Sportpark De Toekomst”, il centro sportivo che si trova alla periferia di Amsterdam. Van't Schip l’ha provato anche nel ruolo di regista e trequartista.


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