Il messaggio potrebbe arrivare presto. Didier Deschamps sta ragionando sulla possibilità di aprirgli le porte di Clairefontaine in vista di uno dei prossimi stage della Francia. Sarebbe il premio più gratificante per Lilian Brassier, uno dei migliori difensori della nuova generazione. Centrale, oppure terzino sinistro: ha ventiquattro anni e gioca nel Brest, che è terzo in classifica e lotta a sorpresa per la qualificazione in Champions. Il sogno di entrare nel giro della nazionale, in vista dell’Europeo in Germania, si incastra con le manovre di mercato: Brassier è il grande obiettivo del Milan, una candidatura che ha preso quota proprio per la sua capacità di muoversi in due ruoli. Ma il ragazzo nato ad Argenteuil, in Francia, il 2 novembre 1999, e originario della Guadalupa, non interessa solo a Furlani e Moncada.
IL RETROSCENA - Un metro e 86, mancino, potente, attento in marcatura, ordinato. Stacco, rapidità, contratto fino al 2025. Sedici presenze e un gol (contro il Le Havre) in questo campionato. Qualche settimana fa si era mosso anche il Napoli, così come avevano provato a impostare una trattativa il Porto e l’Atalanta. Ma il Brest si è subito impuntato sul prezzo: quindici milioni, dopo averlo preso per due dal Rennes nell’ottobre del 2020. In questa stagione, Brassier ha compiuto il salto di qualità. È il leader della squadra allenata da Éric Roy, che ha conquistato trentaquattro punti in diciotto giornate, regalando un calcio brillante e divertente con il suo 4-3-3. Un gruppo che ha tanti segreti. Romain Del Castillo, ala destra, cinque gol, forma il tridente con Steve Mounié e Mathias Pereira Lage. Fondamentale il pressing del mediano Mahdi Camara. Così come la crescita dell’uruguaiano Martin Satriano, in prestito dall’Inter, e la fantasia del trequartista Kamory Doumbia. Un mosaico completato dalla forte personalità di Brassier, che gioca al centro accanto al capitano Brendan Chardonnet.