Documenti pronti. Affare in chiusura, mancano pochi dettagli. Il Milan ha quasi soffiato Matija Popovic, il nuovo gioiello del calcio serbo, pronto a svincolarsi gratis dal Partizan Belgrado il 31 dicembre. Diciassette anni, un metro e 93, trequartista, ma in grado di segnare come un centravanti: ventuno gol e cinque assist nella Kadetska Liga. Non ha rinnovato con il Partizan, nonostante i tentativi del presidente Milorad Vucelic e dell’amministratore delegato Milos Vazura.
CINQUE DOPPIETTE - Ha una storia curiosa: è nato in Germania, ad Altötting, l’8 gennaio del 2006, però ha trascorso l’infanzia a Novi Sad, giocando prima nel Vojvodina e poi nel Partizan, che lo ha portato a Belgrado alla fine del 2021 senza spendere un euro. Tra pochi giorni diventerà maggiorenne, il Milan conta di farlo arrivare in Italia all’inizio di gennaio. Operazione condotta da Furlani e Moncada. Lo cercavano anche il Barcellona e il Real Madrid. Il club rossonero ha anticipato la concorrenza, accarezzando un’idea suggestiva: quella che Popovic possa rinnovare la splendida tradizione in maglia rossonera dei calciatori di origine slava, da Savicevic a Boban. Nel Partizan Under 19, allenato da Djordjije Cetkovic, ha fatto la differenza: fantasia, velocità, potenza, progressione. Cinque doppiette contro il Graficar, la Stella Rossa, il Teleoptik, il Rad e il Mladost Lucani.