Si era ritrovato fuori dai cancelli del “De Toekomst“, il college dove crescono i talenti dell’Ajax. Era stato bocciato, i dirigenti gli avevano consegnato il cartellino: era l’estate del 2021. Ora Quinten Timber è uno dei centrocampisti più apprezzati nel campionato olandese e in Champions. Nella sfida con la Lazio, a Rotterdam, ha dimostrato di appartenere a un’altra dimensione. Regista, mezzala, trequartista. Un giocatore universale, diventato uno dei rimpianti dell’Ajax, penultimo in classifica e in crisi profonda.
I GEMELLI - Quinten Timber è il gemello di Jurrien, terzino o difensore centrale, che l’Arsenal ha acquistato a luglio per quaranta milioni proprio dall’Ajax e che ora è fermo dopo un intervento al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Nel 2021 era rimasto senza contratto, ma ha progettato subito il suo riscatto. L’Utrecht lo ha preso da svincolato e dopo dodici mesi lo ha ceduto per sette milioni e quattrocentomila euro al Feyenoord. Con Arne Slot, in panchina, Quinten Timber è maturato, si è imposto, ha cambiato prospettive alla sua carriera. Ha ventidue anni, è nato a Utrecht il 17 giugno del 2001, è alto un metro e 77. Indossa la maglia numero 8. E si è legato al club di Rotterdam fino al 2026.
LE OFFERTE - Come il suo gemello Jurrien, il suo futuro potrebbe essere in Premier League: lo segue il Liverpool. Niente divorzio a gennaio, però: promessa fatta dai dirigenti a Slot, che sogna gli ottavi di Champions e la conquista de secondo titolo di fila. Quinten Timber è uno dei segreti di una squadra che passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Cinque assist e un gol (all’Almere City) in nove partite di Eredivisie. Elogi e applausi anche in Europa: tre presenze, 253 minuti giocati, 32,6 chilometri percorsi, il 77,6% di passaggi riusciti, un assist, accelerazioni da 33 km/h. Contro la Lazio, battuta per 3-1, ha diretto la musica, è andato spesso in pressing su Luis Alberto e Rovella, proteggendo i suoi difensori centrali (Geertruida e Hancko, ex Fiorentina).