Il Manchester City appartiene a un’altra galassia. Ma la bellezza del Brighton di De Zerbi contribuisce al fascino della Premier: terzo posto, quindici punti in sei partite, -1 dal Liverpool e -3 da Guardiola. Un “dream football”, come lo definiscono i tifosi al Falmer Stadium. Tanti talenti: Ferguson, Mitoma, Enciso, João Pedro, Estupiñan, Lamptey, Buonanotte, Adingra, Van Hecke. Sul filo di lana, dopo aver incassato 133 milioni per Moises Caicedo (Chelsea), 42 per Alexis Mac Allister (Liverpool) e 23 per Sanchez (Chelsea), il presidente Tony Bloom ha convinto il Barcellona a girargli in prestito Ansu Fati. Schemi, 4-2-3-1, divertimento. Secondo i bookmakers, il Brighton potrebbe anche ripetere lo storico exploit riuscito nel 2016 al Leicester di Ranieri.
VENTISETTE MILIONI - Ora De Zerbi sta lavorando su un altro ragazzo di ottime prospettive: si chiama Carlos Baleba, ha diciannove anni e il Brighton lo ha acquistato negli ultimi giorni di mercato dal Lille, spendendo ventisette milioni. Mediano-regista, un metro e 79, mancino puro, eleganza e quantità. E’ nato in Camerun, a Douala, il 3 gennaio del 2004. Gli scout del Lille lo avevano scoperto nell’inverno del 2022 e lo hanno ceduto a peso d’oro dopo diciotto mesi. Cattura e distribuisce tanti palloni. A livello di struttura muscolare è già formato. Il Brighton ha anticipato il Manchester United, il Liverpool, il Milan e il Napoli. E’ l’erede perfetto dell’ecuadoriano Caicedo, il giocatore costato di più nella storia della Premier. De Zerbi, finora, lo ha utilizzato solo per sedici minuti contro il Bournemouth, in occasione della sesta giornata, partita vinta per 3-1 dai Seagulls. Ingresso graduale, la direzione è questa.