La decisione è maturata in estate, durante il ritiro: “Jhon Duran resta qui, non sarà ceduto in prestito”. Erano arrivate diverse telefonate a Monchi, direttore sportivo dell’Aston Villa, nel tentativo di aprire una trattativa per il centravanti colombiano, diciannove anni, nato a Medellin, cresciuto nell’Envigado e sbarcato a Birmingham nello scorso gennaio, dopo otto gol e sei assist nella Major League con la maglia del Chicago Fire. A tenerlo all’Aston Villa è stato Unai Emery, pronto a scommettere sui margini di crescita di Jhon Duran, che sta ricambiando stima e fiducia: due gol in 57' in Premier contro l’Everton e il Crystal Palace, una rete in 61' nella fase a gironi di Conference League al Legia Varsavia.
LA SCUOLA DI EMERY - Tra i suoi idoli c’è anche Duvan Zapata. E’ stato già convocato in nazionale da Nestor Lorenzo e ha segnato nell’amichevole con il Giappone. E’ nato il 13 dicembre del 2003, è alto un metro e 85, è mancino: potente, rapido, bravo anche di testa. Investimento da 16 milioni e mezzo di sterline. Il suo agente è Jonathan Herrera. Nell’Aston Villa, disegnato da Emery con il 4-2-3-1, è la riserva di Ollie Watkins, quindici gol nello scorso campionato e una rete - domenica, in casa del Chelsea (0-1) - in questa prima parte della stagione. Strada tracciata, quella di Jhon Duran: Emery vuole farlo maturare senza pressioni. Il colombiano ha firmato un contratto fino al 2027. Anche a gennaio non mancheranno le proposte. E la risposta dell’Aston Villa non cambierà.