Marco Pellegrino, dal Platense ai consigli di Pioli

Difensore centrale, 21 anni, argentino, origini italiane, ha firmato con il Milan fino al 2028: è stato lanciato da Martin Palermo, ex centravanti del Boca Juniors
Marco Pellegrino, dal Platense ai consigli di Pioli© AC Milan via Getty Images
Stefano Chioffi
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Ha scoperto il fascino di San Siro e si è gustato in panchina lo spettacolo del Milan, nella notte del 4-1 al Torino: le magie di Leão, i colpi da biliardo di Pulisic, il carisma di Giroud, i chilometri di Loftus-Cheek, il dinamismo di Reijnders. Facile innamorarsi della squadra di Pioli, l’università di Marco Pellegrino, argentino, ultimo acquisto di un’estate rivoluzionaria per il club di Gerry Cardinale. Il nuovo difensore centrale crescerà accanto a Tomori e Kjaer, sperando di maturare in fretta come è capitato a Kalulu e Thiaw. Ha due idoli: Sergio Ramos e Cristian Romero. Ha ventuno anni, è nato a Buenos Aires il 18 luglio del 2002. Un metro e 84, destro naturale, 17 partite e un gol nel Platense, dove ha avuto come allenatore anche Martin Palermo, l’ex centravanti del Boca Juniors. E’ costato tre milioni e mezzo, oltre a due di bonus e al dieci per cento sulla futura rivendita. Ha scelto la maglia numero 31.
I “LOS CALAMARES” - Il Platense era casa sua: un amore sbocciato a otto anni. Ha salutato i tifosi, i “Los Calamares”, il 30 luglio, il giorno della sua ultima gara, segnando in trasferta al Gimnasia y Esgrima. Il Milan rappresenta il grande esame. Pellegrino ha origini italiane e il doppio passaporto. Potrebbe essere convocato da Spalletti nella nazionale azzurra come Mateo Retegui, che ha festeggiato contro la Lazio la sua prima rete in serie A con il Genoa. Il Platense è il club di una città che si chiama Vicente Lopez, provincia di Buenos Aires. Difensore completo: marca e imposta la manovra. Lancio lungo, visione di gioco. Martin Palermo era rimasto subito colpito dalla maturità di questo ragazzo, che aveva esordito in Superliga lo scorso 14 marzo contro il Velez Sarsfield: 1-1, novanta minuti in campo, in una difesa a quattro, accanto all’altro centrale Vazquez, davanti al portiere Macagno, mentre i terzini erano Asis e Marcich. Con il Milan ha firmato un contratto fino al 2028: “Essere qui è un sogno. Quando ho saputo dell’interesse, ne ho parlato alla mia famiglia, ero emozionato”, ha detto ai canali ufficiali del club rossonero.


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