Nella fase a gironi di Champions, l’anno scorso, lasciò il parcheggio del Telia Parken Stadion dopo aver ricevuto i complimenti di Guardiola. Era martedì 11 ottobre del 2022 e il Copenaghen stava festeggiando il pareggio (0-0) con il Manchester City. Merito delle parate di Kamil Grabara, che quella sera rispose con una serie di interventi magici ai tiri di Mahrez e Grealish, De Bruyne e Alvarez.
LA FIORENTINA - Il polacco ha vissuto un’estate incerta. Ha sfiorato il passaggio alla Fiorentina, ha accarezzato per qualche settimana l’idea di sbarcare in Serie A. Trattativa lunga e complessa: alla fine, dopo diversi giorni, il club di Commisso ha deciso di prendere il danese Oliver Christensen, retrocesso dalla Bundesliga con l’Hertha Berlino. Grabara è rimasto a Copenaghen e ora sta aiutando la squadra allenata da Jacob Neestrup, dove giocano anche l’ex laziale Vavro e Lerager (ex Genoa), a centrare un’altra qualificazione in Champions. Martedì è stato il protagonista della vittoria per 1-0 sul campo del Rakow. Traguardo a un passo, la sfida di ritorno è in programma mercoledì 30.
IL CONTRATTO - Durante il cammino dei preliminari, Grabara si è rivelato decisivo. Non ha mai subito gol nei tempi regolamentari. Nel match a Praga con lo Sparta ha fatto la differenza parando il rigore ad Asger Sörensen. Ha personalità, è forte nelle uscite. Sicuro, affidabile anche con i piedi. Grabara è nato a Ruda Slaska l’8 gennaio del 1999. Ha ventiquattro anni, è alto un metro e 95. Il suo cartellino costa cinque milioni. Ha vinto due campionati con il Copenaghen. Ha un contratto fino al 2026. E’ nel giro della nazionale e viene considerato uno dei potenziali eredi di Szczesny.