Prestigio e soldi: quasi settanta milioni, compresi i bonus. Il Benfica è nei quarti di Champions. E’ la grande sorpresa del torneo. In Europa non ha mai perso: sei vittorie e due pareggi. Ha chiuso il girone H al primo posto, davanti al Paris Saint Germain. E ha fatto retrocedere la Juve in Europa League. Il Benfica è un capolavoro a livello di gestione finanziaria e risultati sportivi. Si nutre delle idee del presidente Rui Costa, ex stella della Fiorentina e del Milan, e di una allenatore tedesco, Roger Schimdt, 55 anni, laureato in ingegneria meccanica, che lavora sul 4-4-1-1 e ha un contratto che scade nel 2024. Schimdt ha guidato in passato il Salisburgo, il Bayer Leverkusen e il Psv Eindhoven. E’ arrivato a Lisbona nella scorsa estate e ha costruito una squadra che diverte e regala emozioni.
IL MERCATO - Una gioielleria di altissimo profilo: i 23 gol di Gonçalo Ramos, classe 2001, tra campionato e coppe; la rinascita di João Mario, bocciato dall’Inter, i colpi geniali di Rafa Silva, consigliato alla Lazio da Sarri, un difensore corteggiato dalle big come Antonio Silva, la crescita di Florentino, mediano, fisico e stile alla Pogba. Nella collezione di Schmidt, che può contare sulla spinta del terzino sinistro Grimaldo e sull’esperienza di Otamendi, campione del mondo con l’Argentina, va inserito anche Chiquinho, ventisette anni, passaporto portoghese, trequartista convertito al ruolo di regista, rilanciato dal tecnico dopo essere tornato dal prestito in Turchia nel Giresunspor. Una brillante intuizione, come Alexander Bah, classe 1997, terzino destro, danese di origine gambiana, in evidenza nella sfida di ritorno degli ottavi con il Bruges, battuto 2-0 in Belgio e 5-1 a Lisbona.