La notizia è del giornale “L’Equipe”: il Napoli insiste per Azzedine Ounahi, mezzala dell’Angers e grande protagonista con la maglia del Marocco durante il Mondiale. De Laurentiis e Giuntoli lottano con il Leicester, l’altro club che ha compiuto i passi più importanti. Un tavolo dove conta di trovare posto anche il Tottenham. Il Napoli ha presentato una proposta molto interessante. L’idea è quella di definire la trattativa a gennaio, ma di lasciare il giocatore all’Angers fino al termine della Ligue 1: prospettiva che piace alla società francese, impegnata in una faticosa rimonta per centrare la salvezza. Ounahi ha un contratto fino al 2026, lo ha rinnovato nella scorsa estate mentre si trovava in ritiro con la squadra. Aspetta la decisione, non fa pressioni. C’è un vincolo di riconoscenza, perché fino al 2021 Ounahi giocava in terza serie.
COSTAVA TRE MILIONI - Dalla sabbia dorata di Zenata, dove da bambino regalava spettacolo nei tornei organizzati nel campeggio Maillage, alle offerte del Napoli e del Leicester. Ounahi è stato inserito dalla Fifa nella Top 11 del Mondiale. Prima di volare in Qatar con la nazionale marocchina, il suo cartellino valeva tre milioni. Ora l’Angers, che rischia di retrocedere in Ligue 2, ne chiede trenta. Si è mosso il Tottenham, seguendo i consigli di Conte, soprattutto dopo la sconfitta di ieri con l’Aston Villa. Il Leicester spinge: è alla ricerca di un maratoneta dai tempi di Kanté, tra gli artefici del clamoroso trionfo delle Foxes in campionato nel 2016 con Ranieri in panchina. Ma il Napoli sta provando a bruciare la concorrenza.
LA TERZA DIVISIONE - Ounahi ha cominciato a farsi notare sulla spiaggia di Zenata, periferia di Casablanca, dieci minuti di pullman, come ha raccontato Ahmet Gayet per il giornale Aujourdhui. Durante il Mondiale ha ricevuto anche i complimenti di Luis Enrique, pronto a esaltare il dinamismo di questo centrocampista nonostante la forte delusione per l’eliminazione della Spagna. “Madre mia, de dónde sale ese muchacho?, Mamma mia, da dove spunta questo ragazzo?”. In conferenza non si ricordava il nome, lo ha chiamato “el numero ocho”. Una storia particolare, quella di Azzedine Ounahi, che nel 2021 navigava in terza divisione e guadagnava settantamila euro nell’US Avranches.
HADJI E INIESTA - Un’infanzia nel segno di due idoli: Mustapha Hadji, premiato dalla CAF (Confédération Africaine de Football) con il Pallone d’oro continentale nel 1998, quando giocava nel Deportivo La Coruña, e Andres Iniesta, la mente magica del Barcellona di Guardiola, bellezza e tiki-taka. Con Amrabat ha governato in modo sublime il Marocco. Un tandem perfetto per il ct Regragui, primo ct di una nazionale africana a conquistare il quarto posto in un Mondiale. Sulla sabbia di Zenata aveva capito che sarebbe diventato un calciatore, mentre a Doha ha fatto innamorare i grandi club. Nel 2018 aveva lasciato l’Academie Mohammed VI a Salé, vicino a Rabat, per firmare un biennale con lo Strasburgo. Rapporto difficile, mai decollato, però. Ecco perché, con il cartellino in tasca, Ounahi aveva deciso di ripartire nel 2020 dallo Championnat National, la serie C francese. Ventisette partite e cinque gol sotto la guida del tecnico Fredric Reculeau. E così aveva convinto l’Angers a farlo risalire sull'ascensore della Ligue 1.
BATICLE, IL SUO MAESTRO - A scommettere sul rilancio di Ounahi era stato il tecnico Gerald Baticle. Trentadue presenze e due reti: salvezza conquistata senza affanni. Centrocampista universale: una mezzala che inventa passaggi come un trequartista e difende come un mediano. Fantasia e pressing, geometrie e ritmo. In Qatar ha tolto il respiro a Gavi e Pedri. Ha messo in trappola anche Bruno Fernandes. L’Angers lo ha pagato 350.000 euro. Ounahi è nato a Casablanca il 19 aprile del 2000: un metro e 82, destro naturale, quattordici partite in Ligue 1 fino alla sosta. Serie A o Premier? Napoli, Leicester o Tottenham? Il trasloco è pronto, deve solo scoprire il nome della sua nuova città.