Samuel Lino era andato in ritiro con l’Atletico Madrid, all’inizio di luglio, salendo anche sull’aereo per la tournée negli Stati Uniti. Si era fatto ammirare nelle amichevoli, ma poi Simeone ha deciso che sarebbe stato un errore trattenerlo per un anno in una squadra dove rischiava di diventare solo un’alternativa di João Felix, Griezmann, Morata, Angel Correa e Matheus Cunha. E così, dopo un vertice con i dirigenti, il Cholo ha pensato che il prestito al Valencia fosse la soluzione più corretta. Brasiliano, 22 anni, attaccante esterno, dribbling e quattordici gol in Portogallo - tra campionato e coppe - con la maglia del Gil Vicente. Samuel Lino si è trasformato in un regalo con il fiocco rosso per Gattuso, arrivato in un club costretto a fronteggiare una grave crisi finanziaria e a cedere i due pezzi pregiati: l’ala portoghese Gonçalo Guedes, preso dal Wolverhampton, e la mezzala Carlos Soler, scelto dal Psg come sostituto di Paredes, passato alla Juve. Una doppia operazione che ha permesso al Valencia di ricavare cinquanta milioni.
IL MESTALLA, GATTUSO E CAVANI - Nel Valencia ha preso il posto di Gonçalo Guedes. Subito titolare nelle gerarchie di Gattuso, ala sinistra nel 4-3-3, con l’ex milanista Castillejo sulla fascia destra e il centravanti brasiliano Marcos André, che si prepara a lasciare il posto a Cavani, contratto biennale e maglia numero 7. Samuel Lino è stato un affare low cost per il Valencia: domenica sera ha segnato il suo primo gol nella Liga. Emozioni e spettacolo nel 5-1 al Mestalla contro il Getafe di Borja Mayoral, ex Roma. Samuel Lino è nato a Santo André il 22 dicembre del 1999: velocità e fantasia, un metro e 78, l’Atletico Madrid ha investito sette milioni su questo ragazzo, cresciuto nel São Bernardo e nel Flamengo Under 20, pronto a mettersi in gioco nel 2019, quando accettò di trasferirsi in Portogallo, al Gil Vicente, dove ha trovato un allenatore - Ricardo Soares - che è stato la sua fortuna.