Kaladze è entrato nel mondo della politica e si è laureato in storia all’università statale di Tbilisi. In Italia ha giocato nel Milan e nel Genoa: era un jolly della difesa. E’ il georgiano più famoso che abbia frequentato i salotti della serie A. Ora è il momento di Khvicha Kvaratskhelia, ventuno anni, ala sinistra: lo ha scoperto il Napoli, il direttore sportivo Giuntoli ha quasi definito ogni dettaglio dell’affare con i dirigenti della Dinamo Batumi, che ha vinto il titolo nella scorsa stagione in Georgia.
La corsa scudetto
Cognome complicato, la pronuncia corretta è Cuarascelia. Si è svincolato a marzo dal Rubin Kazan, come stabilito dalla Fifa dopo l’invasione della Russia in Ucraina. E’ affascinato dall’Italia, ha scelto il Napoli, che Kvaratskhelia sta seguendo davanti alla tv in queste ultime partite di campionato nella corsa scudetto. Il mercato non è solo colpi speciali, da fuochi di artificio. La differenza, a volte, arriva da una buona intuzione. E Kvaratskhelia può rappresentare una carta a sorpresa nella scelta dell’erede di Insigne, che ha deciso di proseguire la carriera nella Major League e di legarsi al Toronto.
Le caratteristiche
Kvaratskhelia è un attaccante esterno, si sposerebbe bene con il 4-2-3-1 e il 4-3-3 di Spalletti. Salta il terzino e sterza verso l’area di rigore, sfrutta rapidità e agilità. Difende bene il pallone, ha muscoli e resistenza. Non è un fantasista che si accende solo quando entra nel vivo dell’azione. E’ un destro naturale, ma preferisce muoversi sulla fascia sinistra. Cambi di direzione e scatto, è abituato a sacrificarsi, a fare pressing sui difensori. Il Napoli è pronto a investire otto milioni su questo talento. Sul tavolo c’è un contratto fino al 2027. Kvaratskhelia è nato a Tbilisi il 12 febbraio del 2001. E’ alto un metro e e 83, pesa 72 chili. Nazionale georgiano: tredici presenze e cinque gol. E’ la stella del ct francese Willy Sagnol.
Come il suo papà
Famiglia di calciatori: suo padre, che si chiama Badri, è stato un attaccante e ora ha cinquantasette anni. Ha cominciato a giocare nel vivaio della Dinamo Tbilisi: quattro partite e un gol nel 2017, l’allenatore era Kakhaber Kacharava. Una crescita costante che aveva richiamato anche l’interesse del Liverpool e del Siviglia. Il giornale inglese “The Guardian” lo aveva inserito nella lista dei cinquanta giovani più interessanti. Nel 2018, poi, il passaggio al Rustavi: tre gol e tre assist nella serie B georgiana. A lanciarlo era stato il tecnico Ucha Sosiashvili.
Il salto di qualità
All’inizio di febbraio del 2019 ha firmato con il Lokomotiv Mosca, guidato in panchina da Yuri Semin. Tra i suoi compagni c’era anche Aleksey Miranchuk, ora all’Atalanta. In estate, però, ha cambiato ancora club e ha scelto il Rubin Kazan di Roman Sharonov e Leonid Slutski: nove gol e diciotto assist in due anni e mezzo. Nel 2021 è stato eletto miglior giovane del campionato russo dagli allenatori della Prem'er-Liga e dal ct Stanislav Cherchesov. Ora sta giocando nella Dinamo Batumi, una tappa che durerà poche settimane, perché il Napoli si prepara a chiudere l’accordo.