Manolas non è un rimpianto: il rapporto si era incrinato, il greco era la riserva di Rrahmani, la sua cessione all’Olympiacos ha rappresentato solo l’ultimo atto di una storia che si era già spenta da diversi mesi. Il Napoli lavora per consegnare a Spalletti un nuovo difensore. Ha cercato il tedesco Felix Uduokhai, classe 1997, che spinge per lasciare l’Augsburg. Ha provato a confrontarsi con l’Everton per il colombiano Yerry Mina, ventisette anni, che sperava di avere più spazio con Rafa Benitez in panchina. Ha pensato a Marash Kumbulla (2000) della Roma e a Davinson Sanchez (1996), ex America di Cali e Ajax, che non ha il posto fisso nel Tottenham di Conte. Sondaggi anche per Jhon Lucumí (1998), che il Genk ha scoperto nel Deportivo Cali. Ora, però, il club di De Laurentiis si è concentrato sull’ungherese Attila Szalai, che si è fatto ammirare durante l’Europeo con la nazionale guidata da Marco Rossi. Ha ventitré anni, è stato promosso dal direttore sportivo Giuntoli.
La trattativa
Età e margini di crescita si sposano con i requisiti che cerca il Napoli per giustificare l’investimento. Gioca in Turchia, nel Fenerbahçe di Mesut Özil. L’idea è di provare a portarlo da Spalletti in prestito con diritto di riscatto. Formula, però, che non piace alla società di Istanbul, orientata a cederlo subito a titolo definitivo in cambio di dieci milioni. E’ forte di testa e in fase di anticipo, può diventare una soluzione da alternare accanto a Koulibaly e Rrahmani. Gli piace impostare l’azione, prendere l’iniziativa.
Rapid Vienna e Apollon Limassol
E’ nato a Budapest il 20 gennaio del 1998, è gestito dai manager della Rogon e ha un contratto fino al 2025. E’ mancino, si muove sul centro-sinistra, ha iniziato nel vivaio del Vasas e ha completato il processo di formazione in Austria, nell’Aka e nel Rapid Vienna. Nel 2017, però, era tornato in Ungheria, preso a parametro zero dal Mezokövesd, dove si è fatto apprezzare e dopo due anni è stato acquistato per quattrocentomila euro dall’Apollon Limassol. La nazionale di Marco Rossi gli ha permesso di superare esami importanti. Ed è così che il Fenerbahçe, nel gennaio del 2021, lo ha preso per due milioni. Trentotto partite e tre gol in Süper Lig. Altre sei presenze in Europa League. Da pochi giorni viene allenato da Zeki Murat Göle, chiamato a sostituire Vitor Pereira, che in estate era stato contattato anche dalla Lazio, prima che Lotito decidesse di puntare su Sarri: il portoghese è stato esonerato dopo il pareggio di domenica scorsa con il Besiktas.