Iago, il terzino brasiliano nei piani del Benfica

Gioca nell'Internacional di Porto Alegre, ha 21 anni, è mancino, è una delle sorprese di questa prima parte del Brasileirão.
Stefano Chioffi
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ROMA - Il Benfica si è informato, ha raccolto relazioni positive e dvd su Iago, si è mosso per impostare una trattativa. Ha presentato una prima offerta e lavora per fissare l’appuntamento decisivo con i dirigenti dell’Internacional di Porto Alegre, che vanta un piccolo record in Brasile: ha vinto tre titoli consecutivi (tra il 1975 e il 1977) con Rubens Minelli in panchina e Paulo Roberto Falcão a centrocampo, un’impresa riuscita più avanti solo al San Paolo di Muricy Ramalho (2006-2008). Iago è una delle sorprese del campionato brasiliano, è mancino, ha ventuno anni, gioca nel ruolo di terzino sinistro, ha trovato posto nella top 11 del “Brasilerão”. Il suo nome figura nella lista del ct Tite, pronto a rinnovare la Seleçao dopo l’avventura deludente al mondiale in Russia. 

IL PROFILO - Iago è un laterale completo: attento in marcatura, brillante in fase di inserimento. Tecnica raffinata, cross, una marcia in più sulla fascia, una spinta costante. Personalità, ritmo, maturità tattica e resistenza: è alto un metro e 81, nell’ultimo anno ha sgobbato tanto anche in palestra mettendo cinque chili di massa muscolare, come hanno raccontato i giornali di Porto Alegre. Il Benfica è in prima fila per chiudere la trattativa. L’Internacional, però, non vuole fare sconti: è terzo in classifica nel “Brasileirão” (29 punti in 16 giornate, insegue a -3 il San Paolo e a -5 il Flamengo), chiede sette milioni di euro e può fare leva su un contratto rinnovato il 23 maggio fino al 30 giugno del 2021. 

LA SCOPERTA - Iago era stato notato nel 2013 dagli osservatori della società biancorossa tra i baby del Monte Azul Paulista. Quindici presenze da titolare in questo campionato con il tecnico Odair Hellmann, ex assistente di Rogerio Micale, selezionatore del Brasile che ha centrato la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 2016. L’Internacional è tornato in Serie A alla metà di dicembre. A lanciarlo in B era stato Antonio Carlos Zago, ex difensore della Roma di Zeman e Capello, in occasione della prima giornata di campionato. Una data da incorniciare: 13 maggio del 2017, otto minuti in campo contro il Londrina, in trasferta, gara vinta dai biancorossi per 3-0 con un gol di Andres D’Alessandro e una doppietta di Nicolas Lopez, uruguaiano, che il direttore sportivo Sabatini aveva portato in passato alla Roma. 

L’ATTESA - Iago Amaral Borduchi è nato a Monte Azul Paulista il 23 marzo del 1997, pesa 72 chili, ha conquistato con l’Internacional un campionato “Gaucho" Under 16 ed è gestito dal manager Rafael Alvarez dell’agenzia “Think Ball & Sports Consulting”. Odair Hellmann, una vita all’Internacional (anche da vice di Dunga, Abel Braga e Diego Aguirre), ha contribuito a cambiargli la carriera e le prospettive. Ora sul tavolo c’è la proposta del Benfica: Iago aspetta, non fa pressioni, prova rispetto e riconoscenza.


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