Maguire, dalla retrocessione con l'Hull alla maglia del Leicester

E' inglese, ha 24 anni, è il nuovo difensore centrale dell'ex club di Ranieri: debutterà domani sera con le "Foxes" affrontando l'Arsenal nella prima giornata di Premier League. Avrà il compito di fermare il centravanti francese Lacazette, costato 53 milioni di euro.
Stefano Chioffi
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ROMA - Quanto tempo è passato? Venticinque anni, un quarto di secolo: è dal 1992 che il campionato inglese non viene vinto da un tecnico di casa. L’ultimo a riuscirci è stato un signore di Sheffield, Howard Wilkinson, che realizzò un capolavoro sulla panchina del Leeds e che adesso si gode la pensione. Una storia lontana, la Premier League non era ancora nata e si chiamava First Division. A meno di clamorosi colpi di scena, Wilkinson è destinato a non trovare un successore, almeno a breve scadenza. Nessuna big ha un allenatore inglese. E su venti club, soltanto quattro non hanno un manager straniero: piccole realtà, che non hanno di sicuro le risorse per tenere testa ai colossi della Premier. E’ il caso del Bournemouth, che ha confermato Eddie Howe (classe 1977, il più giovane del torneo), ma anche dello Swansea e del Burnley che hanno deciso di andare avanti rispettivamente con Paul Clement e con Sean Dyche. Un quadrilatero completato dal Leicester, protagonista di un’impresa da leggenda nel 2016 sotto la guida di Claudio Ranieri e pilotato ora da Craig Shakespeare, che era il vice del tecnico italiano, pronto a rimettersi subito in discussione al timone del Nantes.

L’ANTICIPO - Un Leicester, quello di Shakespeare, che può contare sui soldi di una proprietà thailandese e che riparte domani sera (ore 20.45) nell’anticipo della prima giornata sul campo dell’Arsenal con l’obiettivo di centrare una salvezza tranquilla, dopo le preoccupazioni della scorsa stagione. In attesa di sciogliere il nodo relativo al futuro di Riyad Mahrez, corteggiato dalla Roma, il Leicester ha bloccato la partenza di Jamie Vardy cercando di correggere i difetti emersi nell’ultimo torneo. E’ arrivato un nuovo attaccante, il nigeriano Kelechi Iheanacho, vent’anni, che nel Manchester City di Pep Guardiola non aveva spazio: un acquisto da quasi ventotto milioni di euro. Rinforzati anche il centrocampo, con l’innesto del mediano spagnolo Vicente Iborra (classe 1988, ex Siviglia), e la difesa, dove mancava un centrale. E la scelta del Leicester si è orientata su Harry Maguire, che ha avuto modo di mettersi in evidenza - nel 2016-17 - con la maglia dell’Hull City nonostante la retrocessione del club giallonero in Championship. 

LA SCHEDA - Ha ventiquattro anni, gioca sul centro-destra, è alto un metro e 88, è costato tredici milioni e settecentimila euro. Maguire ha firmato un contratto fino a 2022. Ventinove presenze e due gol (al Middlesbrough e allo Stoke City) nello scorso campionato. Nei piani di Shakespeare, Maguire è in corsa per prendere il posto del tedesco Robert Huth accanto al capitano Wes Morgan, passaporto giamaicano, uno dei leader del vecchio Leicester di Ranieri. E’ nato a Sheffield il 5 marzo del 1993, è un difensore forte di testa e ordinato negli appoggi: lancio lungo, discreta tecnica, una convocazione nella nazionale inglese Under 21. Potenza, forza atletica, tempismo. Si è avvicinato al calcio da bambino entrando nell’accademia dello Sheffield United. Ha giocato anche nel Wigan. Domani sera avrà subito un compito delicato: fermare Alexandre Lacazette, ex Olympique Lione, nuovo centravanti dell’Arsenal, costato 53 milioni di euro al club londinese, che ha inaugurato la stagione vincendo il Community Shield ai rigori contro il Chelsea.


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