ROMA - Il Napoli è in prima fila e spinge per prendere Alex Berenguer, spagnolo, ventuno anni, ala dell’Osasuna, cambi di marcia e assist sulla fascia, ma anche tanti chilometri senza finire mai la benzina. Inventiva e generosità, lampi e spirito di sacrificio, scatto e applicazione in fase di copertura. Caratteristiche e mentalità che potrebbero sposarsi bene con il 4-3-3 di Sarri. Berenguer è in corsa per diventare l’alternativa di José Maria Callejon, classe 1987, 14 gol realizzati e altri 14 costruiti in quest’ultimo campionato: viene studiato da parecchi mesi dal direttore sportivo Giuntoli e si è messo in evidenza nella Liga nonostante la retrocessione dell’Osasuna. Non lo cerca soltanto il Napoli, è entrato anche nei piani dell’Athletic Bilbao, che ha appena salutato il tecnico Valverde, pronto a sostituire Luis Enrique sulla panchina del Barcellona.
LA CLAUSOLA - Berenguer è un giovane in grande ascesa: maglia numero 11, ventinove presenze, un gol (al Deportivo Alaves) e sette assist in campionato, due gare e una rete (al Granada) in Coppa del Re, tanti applausi e una lunga lista di estimatori. L’Osasuna, però, si è rifiutato finora di trattare sul prezzo. Nove milioni di euro: prendere o lasciare. Sono i soldi sanciti dalla clausola di rescissione: ecco la linea scelta dal presidente Luis Sabalza e da Alfonso Ramirez, portavoce della giunta direttiva del club di Pamplona.
I SUOI ALLENATORI - Veloce, disciplinato a livello tattico, eclettico: in caso di necessità può ricoprire anche il ruolo di terzino. Berenguer ha un contratto fino al 2020. E’ un destro naturale, ma viene utilizzato quasi sempre sul lato sinistro. E’ alto un metro e 75, pesa 70 chili, è cresciuto nel vivaio dell’Osasuna ed è nato a Pamplona il 4 luglio del 1995. A lanciarlo a livello professionistico, nella serie B spagnola, è stato il tecnico polacco Jan Urban, in occasione del pareggio in casa (1-1) con il Recreativo Huelva (10 gennaio 2015). Poi ha lavorato con José Manuel Mateo e ha conquistato nel 2016 la promozione nella Liga con l’allenatore Enrique Martin, esonerato nell’ultima stagione dopo undici giornate. Un campionato subito in salita per l’Osasuna, che si affidato più avanti a José Caparros e al serbo Petar Vasiljevic, senza riuscire però a evitare la retrocessione.