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Una via di uscita dall'ingorgo normativo sulla multiproprietà in cui rischia di rimanere impigliata la Salernitana, a oltre un mese dalla terza storica promozione in Serie A arrivata a distanza di 23 anni. L'ha fornita ieri mattina, interpellato sulla questione, il presidente Federale Gabriele Gravina, con l'apertura al trust, ma puntualizzando anche che non saranno ammesse furbate o scorciatoie. Durante l'incontro con la stampa a Casa Azzurri il presidente della FIGC è tornato sul problema di Lotito e Mezzaroma finora attutito solo dalla deroga ottenuta dal patron della Lazio al momento di rilevare il club campano da un fallimento in Serie D, dieci anni fa, deroga alle Noif e allo statuto federale decaduta con la promozione in A: «Non ho avuto nessuna interlocuzione in questi giorni diretta - ha dichiarato Gravina -. E la cosa mi preoccupa non poco. Ci sono regole chiare da rispettare entro il 25 giugno e non ammettono interpretazioni fantasiose. Sarebbe un precedente pericoloso se non venissero osservati quei paletti indicati e previsti anche nel caso di un trust vero, paletti che io considero di massima garanzia. Solo così la Salernitana verrà ammessa in Serie A. Temo, tuttavia, che qualcuno avrà un brutto risveglio e perciò mi appello al senso di responsabilità. Evitiamo scorciatoie e furbate. Non è la Figc a decidere quale campionato farà la Salernitana». Insomma, ci sono elementi negativi di cui bisogna sgombrare immediatamente il campo per consentire alla squadra di Castori di godere dei frutti del merito sportivo che le hanno consentito di tagliare uno straordinario traguardo al termine della scorsa stagione.