
Una rimonta targata Pohjanpalo, ma anche Carlo Osti. Il mercato di gennaio fatto dal ds precipitosamente chiamato in rosanero ha colpito nel segno, il Palermo ha guadagnato non tanto in linearità di gioco quanto in autorevolezza e capacità di affrontare i momenti decisivi delle partite. Da quando sono arrivati Audero, Magnani e Pohjanpalo, e senza dimenticare il recupero preziosissimo di Blin, rimasto fuori quasi 5 mesi, il Palermo è imbattuto: 2 pareggi, accolti peraltro con grande rammarico, e 2 vittorie. Non c'è di che entusiasmarsi, come ha ribadito lo stesso Dionisi chiedendo a tutti di restare sul pezzo, perché la classifica è appena migliorata e per i playoff c'è una durissima bagarre, ma i segnali offerti dalla squadra sono indicativi di un atteggiamento diverso.
Palermo, nuove sicurezze
A un gruppo che rischiava di sfiduciarsi servivano puntelli che offrissero sicurezze. Osti ha individuato i giocatori chiave pur trattandosi di ruoli che già in estate si pensava di aver coperto: portiere, uomo leader in difesa, centravanti. Gente che veniva dalla serie A e portava con sé un contributo di freschezza e personalità. Magnani ha esordito con un ko (col Pisa in casa) al termine però di una buona partita, poi ha preso con successo le redini della difesa a 3 (tranne che nel finale di Spezia, complice la scelta di Dionisi di reinserire Nikolaou al centro); Audero è al secondo clean sheet di fila, Pohjanpalo segna da 3 gare consecutive, sia pure con due rigori che però ha trasformato con una freddezza invidiabile. Se, soprattutto in una serie B tanto equilibrata, far risultato dipende dalla capacità di saper sfruttare bene gli episodi, il Palermo ha messo dentro giocatori che hanno proprio questa qualità. Riducono i rischi e producono gol. E i compagni se ne giovano, trovandosi spronati a fare il meglio.
Palermo, la forza di Pohjanpalo
Domenica nel dopo partita col Brescia, Dionisi ha risposto così a un giornalista finlandese che gli chiedeva dell'impatto di Pohjanpalo in rosanero: «Non è solo un calciatore che alza il livello del gruppo ma un perfezionista la cui qualità si capisce già in allenamento. Se sbaglia una cosa, si impegna per farla meglio; se sbaglia un compagno, lo incita e chiede di ripetere il cross. E' taciturno ma ha una grande personalità, mette delle certezze all'interno della squadra. Dovremo anzi sfruttare meglio le sue caratteristiche».
Palermo, ora la Sampdoria
Subito un altro durissimo test verità: il Palermo giocherà (sabato alle 17,15) a Genova contro una Sampdoria a sua volta ridisegnata dal mercato. La squadra ha ripreso ad allenarsi già ieri, per il tecnico si prevedono problemi di abbondanza tranne che in difesa dove mancherà Ceccaroni, che sarà squalificato. Torna Brunori, mentre Di Francesco chiede conferma nel nuovo ruolo di esterno di centrocampo in cui ha fatto molto bene.