La prossima volta che andrò a cena al Poetto ordinerò le stesse cose che ha mangiato Boris Radunovic prima di Cagliari-Bari. Spero di trovarle, visti gli effetti. Ieri sera il portiere serbo ha straparato, ribattendo tutto quello che centrava la sua porta, tranne il rigore dello specialista Antenucci - ingresso mirato - al 96’. L’ha fatto con le mani, Radunovic, e con i piedi, il corpo, addirittura con il pensiero. E quando non è stato lui a arginare le frenesie baresi, ci ha pensato Zappa con un salvataggio sulla linea a pochi minuti dalla fine. Radunovic ha insomma tenuto in vita la squadra di Ranieri che ha subìto troppo a lungo l’aggressività, il verticale e la freschezza del Bari, capace di creare non meno di otto palle gol. Va comunque precisato che in almeno tre occasioni anche il Cagliari ha avuto la possibilità di vincerla, la partita. Non resisto alla tentazione di scrivere che meriterebbero entrambe la serie A. Lo so: è un commentino elementare, da zero a zero, di una banalità imbarazzante, roba da “Tutto il calcio...” anni Settanta: è tuttavia la conclusione alla quale sono giunto già al termine di un primo tempo divertentissimo, giocato a ritmi alti e guardando sempre avanti e anche oltre.
Una frazione nella quale il Bari ha imposto la sua velocità, mentre il Cagliari, trovato il gol con Lapadula, si è abbassato (o si è fatto abbassare) per investire il resto delle ambizioni su coperture non sempre efficaci e sulle ripartenze orchestrate da Nandez e Luvumbo e rifinite da Mancosu e Lapadula. La squadra di Mignani ha mostrato molto di più, in particolare una notevole precisione di battuta nel gioco rapido; ha sfruttato la condizione e la tecnica di Benedetti, Mazzotta e Esposito.
Dorval, colpevole sulla rete del Cagliari, si è fatto perdonare con incursioni che hanno spostato il cuore del gioco sulla sua fascia. imperdonabile, invece, è stato l’errore di Cheddira sul primo dei due rigori. Al di là dei riscontri numerici della gara di ieri, tutto è ancora aperto, dal momento che sulla panchina del Cagliari siede Ranieri dei miracoli e che la squadra ha contenuti elevati e evidenti potenzialità. PS. Piacevolissime, a tutta suggestione, le immagini trasmesse dal drone di Sky: il campo illuminato al centro di un quadro la cui cornice era il mare di Cagliari. Solo chi ha avuto la fortuna di godere delle tavole di Morvillo sul Guerino anni 80-90 può capire...