© LAPRESSEFERRARA - Tutti lo vogliono ma (per ora) nessuno lo piglia. E tantomeno la Spal vuole privarsene, perché Andrea Petagna rimane un elemento centrale nel progetto tattico biancazzurro. E senza i suoi gol la strada che conduce alla salvezza, già impervia come dimostrato dai numeri delle prime 12 giornate, rischia di diventarlo ancora di più. Vagnati l’ha tolto dal mercato, ribadendo la sua incedibilità a gennaio. Ma le voci si rincorrono e in casa spallina l’imperativo è farsi trovare pronti, qualunque dovesse essere l’esito della telenovela di mercato che attende il numero 37. Che contro il Genoa spera di scacciare via l’incubo del rigore fallito al 98’ a Udine. Per dare una risposta un po’ più esaustiva ai tanti guai che affliggono la Spal basta fissare lo sguardo sul numero delle reti segnate: con appena 7 centri stagionali quello biancazzurro è il peggior attacco della Serie A, triste primato condiviso con la Sampdoria. Ridurlo a un problema solamente degli attaccanti, però, non sarebbe giusto né tantomeno corretto: Petagna sin qui ha timbrato il cartellino tre volte, Di Francesco e Kurtic un paio a testa, il resto della squadra la rete non è mai riuscita a scuoterla.
Jolly Di Francesco
È ancora presto per dire se nell’ultima parte del 2019 la Spal cambierà pelle e modificherà il suo modo di giocare. Per quanto visto nel test che ha chiuso la scorsa settimana, condizionato però dalle assenze di molti nazionali, nella mente del tecnico c’è la volontà di cercare nuove soluzioni, tanto da aver provato due formazioni schierate con la difesa a quattro, mischiando le carte sul fronte offensivo. Il ritorno di Di Francesco, apparso in palla e ormai recuperato, è la prima buona notizia sulla via che conduce al monday night con il Genoa, sfida da non fallire pensando allo scarso raccolto delle ultime due gare con Sampdoria e Udinese. La versatilità dell’esterno consentirà a Semplici di poter variare anche in corsa: probabile che almeno inizialmente possa agire accanto a Petagna, ma una soluzione praticabile ne prevede l’utilizzo come esterno a sinistra sia in un tridente, sia in un terzetto alle spalle di una punta.