E' Strefezza il jolly della Spal

Fu scartato dal Palermo e dalla Lazio, a Ferrara gli dissero sì nel 2016. Ora è diventato l’uomo in più
E' Strefezza il jolly della Spal© ANSA
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FERRARA - Il pregio di una squadra che sa dove vuole arrivare è quello di avere la forza di cambiare in corsa. E Leonardo Semplici conosce meglio di chiunque altro le corde da toccare quando c’è da aggiustare qualcosa che non va. La strigliata rivolta alla squadra nell’intervallo della gara con la Lazio, a detta dei presenti, non ha molti precedenti nei suoi 57 mesi abbondanti di militanza sulla panchina della Spal. Infuriarsi e basta serve a poco: oltre a forma, Semplici ha aggiunto la sostanza. Rovesciando la squadra come un calzino, passando alla difesa a quattro dopo aver penato a lungo opposto al 3-5-2 di Inzaghi, inserendo le pedine giuste al posto giusto.

E allora ecco il solito coniglio estratto dal cilindro: se contro l’Atalanta al debutto i riflettori se l’era presi Igor, è toccato a un altro brasiliano attirare su di sé le attenzioni degli addetti ai lavori. Gabriel Strefezza aspettava questo momento da almeno tre anni: la Spal è l’unica che ha creduto nelle sue qualità, soprattutto Semplici che a fine agosto ha preteso (e ottenuto) di non lasciarlo partire dopo le buone sensazioni destate lungo tutto il precampionato. E dire che il posto sul pullman con direzione Tarvisio, sede della prima parte del ritiro spallino, per Strefezza s’è trovato solo in quanto Fares era ancora impegnato in Coppa d’Africa e la fascia mancina risultata sguarnita, non essendo stato messo a libro paga Reca e considerando da subito Di Francesco più un uomo da affiancare a Petagna che non un cursore a tutta fascia. L’infortunio di Fares ha giocato un ruolo importante, convincendo la Spal a non mandare il brasiliano in B (e dire che di offerte sul tavolo ce n’erano tante) e consegnando a Semplici un jolly da usare al momento opportuno.

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