SALERNO - Paulo Sousa è stato chiaro: vuole un palleggiatore. E vuole Fabio Miretti. La Salernitana è forse la più decisa pretendente al centrocampista juventino, ma dovrà battere una concorrenza agguerrita e convincere il club bianconero. Prestito con obbligo di riscatto a 15 milioni: potrebbe essere questa la formula che metterebbe d’accordo tutti. Del resto, l’indicazione di Iervolino è chiara: la Salernitana vuole puntare su giovani di valore. E Miretti in granata avrebbe spazio e sarebbe un probabile protagonista. Sousa, in pratica, ha in mente di affidargli le chiavi del centrocampo, affiancandolo all’esperto Lassana Coulibaly.
Enfant prodige
I primi calci sul campo dell’oratorio Don Bosco di Saluzzo, dove ha giocato anche papà Livio. Prima maglia, quella gialloblù dell’Auxilium. In realtà quella dei Piccoli Amici. Era il 2008. L’anno dopo la casacca celeste della Scuola Calcio Città di Saluzzo. Fabio aveva 6 anni ed era già il più bravo tra i suoi coetanei. Usava destro e sinistro con la stessa facilità, facendo lo slalom tra i conetti. E quando arrivava al campo indossava sempre una maglietta della Juve. Da bambino, il pallone se lo portava persino a letto : un predestinato . Poi il passaggio al Cuneo 1905 e nel 2011 l’approdo alla Juventus.
Regista a 13 anni
È stato Giovanni Valenti a fargli fare il regista per la prima volta a 13 anni. Miretti aveva sempre giocato venti metri più avanti, ma i fatti hanno dato ragione a Valenti perché poi Fabio è cresciuto ed in questo ruolo, con Pedone, Zauli e Bonatti, si è preparato al grande salto. Prima dell’esordio in A col Venezia, Allegri gli disse di giocare «come ai giardinetti». Di giocare, cioè, divertendosi. 33 presenze in A, 6 in Champions, 4 in Europa League. Ed il futuro, che molto presto potrebbe essere granata, tutto ancora da scrivere.
Strutture
La Salernitana vuole crescere, vuole puntare su talenti come Miretti. Le riunioni in casa granata si susseguono. Si parla ovviamente di mercato, ma non si perde di vista il tema delle strutture. Il club campano sta ragionando con la proprietà del Mary Rosy, la struttura che ha in fitto, e poi con quella del Quadrifoglio, poco più avanti. L’obiettivo della società è l’acquisizione di un’area ampia dove far sorgere il nuovo centro sportivo. O meglio una sportcity, dedicata ovviamente al calcio ma anche ad altre discipline sportive.