Salernitana-Nicola, addio. Un vero peccato

Esattamente un anno fa, il 15 febbraio 2022, l'allenatore prendeva la guida della Salernitana, ultima in Serie A con 13 punti, a -8 dalla zona salvezza. Con un'impresa straordinaria, ha conquistato una storica permanenza
Salernitana-Nicola, addio. Un vero peccato© Getty Images
Xavier Jacobelli
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Se è vero che nel calcio la gratitudine sia una virtù rara, è altrettanto vero che nel calcio non sempre i meriti acquisiti siano sufficienti per difendere la propria panchina. Esonerando Nicola esattamente un anno dopo averlo assunto e sostituendolo con Paulo Sousa, si chiude malinconicamente il capitolo campano nella storia dell'uomo dalle salvezze impossibili, che rimane comunque meravigllosa per la statura morale e per la bravura assoluta del protagonista. Il 15 febbraio 2022, la situazione della Salernitana sembrava irreparabilmente compromessa. La squadra era ultima in Serie A con 13 punti e, forse, nemmeno il più incallito e ottimista fra i tifosi campani credeva che al tecnico piemontese potesse riuscire l'impresa già compiuta con il Crotone. Invece, totalizzando 18 punti in 15 partite, Davide mantenne la Salernitana in Serie A, impresa storica per il club che ha onorato nel modo migliore il proprio motto: Macte animo! (letteralmente: coraggio! (Virgilio, Eneide, libro IX, verso 641).

Nicola, il dietrofront di Iervolino

Dodici mesi dopo essere stato assunto su indicazione di Walter Sabatini, l'altro artefice dell'exploit granata 2022, Nicola viene esonerato, pur avendo la Salernitana 21 punti dopo 22 giornate, 4 in più rispetto al Verona terz'ultimo. Licenziato il 17 gennaio, all'indomani dell'8-2 patito a Bergamo, l'allenatore venne richiamato il 18 gennaio. Spiegò Iervolino: "Ieri mi ha chiamato De Sanctis e mi ha manifestato la voglia di Nicola di tornare a Salerno. Il direttore sportivo ha speso solo parole positive. Ci ho parlato dopo averci riflettuto, si tratta di storie di uomini che hanno costruito la salvezza. Le decisioni possono essere ritirate. Mi ha detto cose importanti sulla città, sui tifosi, sulla società, sulla squadra e sugli errori commessi. Se non perdi una persona non sai mai quanto ti manca e quanto ti mancherà. Ci sono stati cento allenatori che in queste ore si sono proposti alla Salernitana da tutto il mondo, avevamo vasta scelta. Ricordiamoci sempre che questo è un gioco. Io da presidente non posso che essere mortificato per gli ultimi risultati. Non so quanti punti faremo da qui alla fine, magari zero noi ma anche zero le tre che ci sono dietro e ci salviamo lo stesso. A oggi abbiamo 9 punti di vantaggio sulla terzultima e questa partita con il Napoli. Dopo il calendario sarà in discesa".

Davide, che peccato!

Al che Nicola pubblicamente ringraziò il suo presidente e il 28 gennaio, dopo la vittoria sul Lecce, disse: "Sicuramente non mi sento dentro voglia di rivalsa. Io penso che nella vita tutto serva. Ho parlato col presidente e gli ho spiegato che potevo dare tanto ancora e lui ha voluto darmi fiducia. Non mi sento Gesù, non faccio miracoli, ma lavoro sempre”. Dopo la vittoria in Salento, la Salernitana ha perso in casa con la Juve ed è stata sconfitta al Bentegodi dal Verona, ma, come conferma la classifica, la situazione non è per nulla critica. Nicola ha lavorato sempre alla sua maniera. Non gli è bastato. Peccato. Peccato davvero. Davide non se lo meritava.


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