SALERNO - Il primo scontro salvezza è finito in parità, e non è che alla Salernitana vada poi così male. In fondo, nel mercato di gennaio la squadra è stata riviluzionata, dunque serve tempo per amalgamare i nuovi: "La partita con lo Spezia - ha spiegato Walter Sabatini in un'intervista al Corriere dello Sport-Stadio oggi in edicola - mi ha dato segnali molto importanti, ma è chiaro che ai calciatori manca il ritmo. C’è chi, come Mazzocchi, è più avanti, altri sono indietro. Prima della partita ero preoccupato, ma in campo ho visto una Salernitana desiderosa di vincere. Vedo ogni giorno come lavora Colantuono, per questo ho chiesto al presidente di confermarlo. Ha una ferocia al limite del collasso, la squadra lo segue con entusiasmo. Contro lo Spezia ha rimesso in campo Perotti, fermo da un anno e mezzo, ed è stato un atto di fede che ho apprezzato". E chissà che la cosa non si ripeta in casa del Genoa, altra sfida delicatissima che attende i granata nel prossimo week-end: "Colantuono deve affrontare la settimana con tranquillità - assicura Sabatini - scaricando l’adrenalina in campo, poi domenica vedremo cosa accadrà. La gara di Genova è uno spartiacque per tutti, allenatore compreso. Noi pensiamo alle soluzioni, ma al momento opportuno. Fazio era arrugginito all’inizio, poi nella ripresa ho ritrovato il Comandante che conosco. Mousset era scollegato dal resto della squadra, ha bisogno di palleggio. Ma abbiamo Mikael, Djuric e spero anche Bonazzoli. Mikael, fidatevi, deve solo capire dove si trova, ma se vede la porta non sbaglia. Tira missili incredibili, di destro e di sinistro. Abbiate fiducia".
"Bonazzoli non è in sintonia col gruppo"
La presenza di Bonazzoli in tribuna ha fatto rumore: "Ultimamente Bonazzoli non è in sintonia col gruppo - rivela il dg granata - ha qualche problema tecnico-tattico e non ci possiamo permettere cose del genere in questo momento. È un giocatore forte, ma dovrà avere lo spirito giusto. Non vogliamo turbamenti, individualismi, le esigenze personali non ci interessano. Cito Churchill: vogliamo lacrime e sangue e nessuno può prescindere da questo. Non intendo criminalizzare un ragazzo che, a 24 anni, può anche avere qualche piccolo disagio. Ma puntualizzare le questioni tecnico-tattiche è esercizio che, a febbraio, non ti puoi permettere. Nel primo tempo abbiamo tirato poco, è vero, ma ci sono anche i meriti dello Spezia. Nella ripresa la musica è cambiata e i cinque angoli lo confermano. Ma io ho il dovere di andare oltre il 2-2 e di analizzare il comportamento della squadra. Il mercato di gennaio non sempre si trasforma subito in risultati, ma proveremo ad accorciare i tempi".
"L'utilizzo del Var? Meritiamo rispetto"
Nell'analisi della gara rientra anche l'utilizzo del Var: "Ho fatto due partite - spiega Sabatini - ed ho avuto quattro rigori contro. Il Var lo applicano puntualmente contro di noi, ma sappiano che non siamo il brutto anatroccolo. Forse i rigori per lo Spezia c’erano, ma perché non hanno fischiato il nostro per un fallo di mano netto? Il pallone era nella disponibilità di Bohinen, non era vagante. La classe arbitrale deve fare attenzione, non saremo la vittima sacrificale. Lo dico in silenzio, ma urlando: meritiamo rispetto". Soprattutto lo meritano i tifosi: "L’accoglienza è stata straordinaria - sottolinea il braccio destro del presidente Iervolino - non ho mai trovato tifosi così educati come a Salerno: prima di avvicinarsi a me, chiedono il permesso. Venire a Salerno è stata la scelta migliore della mia vita".