Dybala: "La Roma, De Rossi e gli arabi: tutta la verità". E scatta l'applauso

Paulo parla dopo il ko con l'Empoli e racconta nei dettagli le ultime, complicate, settimane
Dybala: "La Roma, De Rossi e gli arabi: tutta la verità". E scatta l'applauso© ANSA
Chiara Zucchelli
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Paulo Dybala arriva in sala stampa all'Olimpico quando è quasi mezzanotte. Scatta l'applauso per lui e non è scontato. Perché non è scontato metterci la faccia dopo una batosta del genere e una settimana complicatissima. E perché non è neppure scontato rinunciare a 75 milioni di euro. Dybala sa che le domande saranno su quello e pure sul ko contro i toscani, con tanto di fischi dell'Olimpico, e quindi sa che è arrivato il momento di dire tutta la verità: "Tutti guardano ai soldi, io ho messo tante cose sul tavolo per fare una scelta. La mia famiglia, mia moglie, la città, la squadra, il voler tornare in nazionale. Ho 30 anni, mi sento bene. Anche se vedo tante critiche sugli infortuni, io cerco di lavorare al massimo ogni giorno per curarmi e rendere al meglio. Poi si parla soltanto dei soldi che certo quando uno vede quella cifra lì... non posso dire che non lo pensa, ma ho messo molte cose sul piatto. Al mio procuratore non cambiava niente. Non è vero che avrebbe preso tanti soldi. Per lui la cosa più importante era che io fossi felice. Lavoro da tanto tempo con lui. Gli arabi non lo so, non ho parlato con loro direttamente".

Dybala, il ko contro l'Empoli e il rapporto con De Rossi

Con De Rossi, invece, Dybala parla eccome e in merito alle tante voci sul loro rapporto dice: "I moduli e come giocare e interagire lo decide lui. Non mi sono mai sentito fuori, il mister vede in settimana chi sta meglio e chi entra in campo. Se lui decide che devo giocare giocherò, se decide che devo giocare 30 minuti giocherò 30 minuti. È così per me e per i miei compagni. Ci sono tanti ragazzi nuovi con cui cerchiamo di conoscerci al massimo e dobbiamo farlo velocemente, e non c'è tempo perché abbiamo perso già 5 punti. Sono tanti, dobbiamo migliorare, vedere in settimana tutti gli errori perché la prossima sarà ancora più dura. Ognuno di noi è giusto che si debba guadagnare la maglia da titolare. Il mister deve fare le scelte migliori, lui vede in settimana il meglio per la squadra. Io sono uno che pensa che debbano giocare quelli che stanno meglio e che si sono allenati meglio. Non è stato un motivo per cui ho pensato di andare via". Sull'Empoli, infine, Dybala ha ammesso: "Dobbiamo tutti cercare di capire cosa abbiamo sbagliato e guardare gli errori che secondo me sono stati tantissimi. A livello tattico e individuale, tanti errori banali. Alla fine ci abbiamo provato ma era troppo tardi".


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