Roma, operazione recupero per El Shaarawy e Paredes con il contratto in scadenza

De Rossi li ha esclusi entrambi contro la Juventus: dopo la sosta provano a riconquistare il posto
Roma, operazione recupero per El Shaarawy e Paredes con il contratto in scadenza© Getty Images
Roberto Maida
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Uno ha giocato solo i minuti di recupero a Cagliari, l’altro è rimasto tutta la partita in panchina contro la Juventus. Erano due legionari della gestione De Rossi, sono improvvisamente diventati calciatori accessori. E costano per giunta una quindicina di milioni lordi alla Roma. La storia di Stephan El Shaarawy e Leandro Paredes rappresenta per certi versi l’appendice della rivoluzione estiva: loro si sono aggrappati alla capanna, convinti di poter partecipare al programma di riqualificazione edilizia. Ma l’inizio di stagione è stata per entrambi molto frustrante. E chissà se il resto sarà migliore. 

El Shaarawy alla Roma: il momento

El Shaarawy intanto ha perso la Nazionale, che almeno Paredes ha momentaneamente conservato. Secondo De Rossi l’ha persa proprio a causa di un infortunio riportato in azzurro durante l’Europeo. «Ha avuto un problema che ne ha ritardato la preparazione ma per me è un giocatore molto importante» ha detto l’allenatore, che peraltro di ElSha è anche amico ed ex compagno di squadra. Magari dopo la sosta di settembre scopriremo che giocherà a Genova, nello stadio dove è partita la sua traiettoria calcistica. Ma le strategie di mercato mostrano che nel ruolo di El Shaarawy, paro paro, la Roma ha preso Saelemaekers. E che per adesso il vice è stato Zalewski (già 142 minuti in campionato con una presenza da titolare su tre), non lui. Da professionista El Shaarawy non si lamenterà mai pubblicamente. Ma ora che si sente bene, chiede il suo spazio. In estate, del resto, nessuno gli ha chiesto di andare via. Semmai la Roma conta di non rinnovargli il contratto che scade a giugno (c’è un’opzione di rinnovo che scatta dopo un tot di presenze). 

Paredes, il futuro tutto da scoprire

Lo stesso vale per Paredes, che vive una situazione di precarietà simile ma ha già stabilito che a fine stagione se ne tornerà in Argentina per giocare nel Boca. In vista di questo programma sentimentale, ha rifiutato l’occasione di un ricchissimo contratto in Arabia Saudita. Proprio come l’amico Dybala, ma con meno tentennamenti e quindi meno risonanza mediatica. A Trigoria lo avrebbero volentieri liberato nell’ottica di un ringiovanimento generale ma lui ha preferito trattenersi ancora un anno nella squadra europea che ha amato di più. Ha saltato la prima per squalifica, poi è stato titolare contro l’Empoli: disastro, ha provocato con due errori nella stessa azione lo 0-2 che ha impedito alla Roma di risalire. Sostituito da De Rossi, non è stato utilizzato a Torino dove in formazione c’era molto significativamente Niccolò Pisilli. Anche per Paredes la concorrenza è aumentata con Le Fée e Koné: per recuperare il ruolo centrale di qualche mese fa, quando segnava due rigori a Leverkusen, dovrà dimostrare di essere ancora il regista degno della nazionale campione del mondo. 

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