Soulé carica i tifosi: "Roma, ti dimostrerò quello che so fare"

Le prima dichiarazioni giallorosse del classe 2003: dall'accoglienza dei tifosi fino alla scelte del numero di maglia
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Dopo l'annuncio ufficiale del trasferimento alla Roma, il club giallorosso ha pubblicato anche la prima intervista di Matias Soulé ai canali tematici della società: "Sono veramente contento, ringrazio la famiglia Friedkin che ha fatto di tutto per portarmi qua. È un sogno per me essere qua. Grazie anche alla mia mia famiglia, che è sempre stata vicina a me e alla mia ragazza, e a tutti quelli che lavorano con me. Non vedo l'ora di cominciare".

Roma, Soulé: "Accoglienza bellissima. Dybala e Paredes..."

Soulé ha poi commentato l'accoglienza ricevuta all'aeroporto di FIumicino: "È stato bellissimo, non me l'aspettavo. Sapevo che c'era un po' di gente però non così, non me lo sarei mai immaginato". Alla Roma il classe 2003 condividerà lo spogliatoio anche con due connazionali: "Ho sentito Dybala e Paredes appena sono iniziate le voci che potevo venire qui, mi hanno parlato di tutto, di come si sta bene qui e anche io ho chiesto di tutto. Ogni giorno parlavamo di più con Paulo e mi diceva 'Quando vieni? Dai ti aspetto, c'è il posto libero per te".

"Senza Di Franesco non sarei qui. Sul ruolo.."

Sulle aspettative della capitale: "Vivo bene per fortuna la pressione, dovrò dimostrare in campo tutto quello che mi i tifosi mi hanno dato da quando sono arrivato. Frosinone? Mi è servito di tutto, ho imparato di tutto con mister Di Fra, li ringrazio perché senza di lui e Guido Angelozzi non sarei arrivato qui perché mi hanno dato fiducia fin dal primo giorno. Ruolo? Posso farne diversi. A destra, sotto punta con due attaccanti, ma potrei fare anche la mezzala. Ho valutato tutto prima di venire qui, il gioco del mister lo vedevo l'anno scorso e quando è arrivato ha cambiato la squadra, è stato incredibile. Poi lui è stato anche in Argentina, parla la lingua".

"Mi sono subito innamorato della città. Dimostrerò in campo quello che so fare"

L'argentino ha poi proseguito ricordando questi giorni di trattative: "Volevo che passassero subito. Mi hanno convinto in tutti i sensi: il mister, la società e la cosa che volevo di più era restare in Italia e la Roma". Sul numero di maglia Batistuta: "Mi hanno detto che lo aveva lui. L'ho scelto per mia nonna a Frosinone l'anno scorso e perché era libero". In conclusione: "Questa città l’ho conosciuta poco tempo fa e mi sono innamorato. Venivo spesso e ora vivere qua sarà bellissimo. Ringrazio i tifosi per l'accoglienza all'aeroporto, è stato bellissimo. Li ringrazierò in campo dimostrando quello che so fare. Daje Roma daje".


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