Roma, Paredes ha deciso: ecco la sua scelta sull’offerta araba

No definitivo dell'argentino alle ricche offerte arrivate dall’Arabia: “Sono molto felice in giallorosso”
Lorenzo Scalia
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ROMA - Più chiaro di così è impossibile: «Le voci di mercato? Ho un contratto e sono molto felice a Roma». Traduzione: Leandro Paredes, dopo il successo in Coppa America, ha declinato l'offerta arrivata dall’Arabia Saudita, che in un primo momento l’aveva costretto ad una riflessione. Perché in ballo c’era una barca di soldi. Il centrocampista ha detto no all’idea di cambiare vita e di firmare un accordo a sette zeri con l’Al Ahli. La telenovela Arabia Saudita dura da un mese, ma in questa fase si è raffreddata completamente per volontà del centrocampista che ha deciso di continuare ad essere una pedina fondamentale nel progetto giallorosso, affidato a Daniele De Rossi, un grande amico.

Paredes va al matrimonio di Dybala

Le parole d’amore di Paredes sono arrivate dall’Argentina, dove ha presentato un vino Malbec Premium che porta il nome "La mia vittoria”. E’ stato prodotto dall’azienda di famiglia e sarà servito oggi durante la cena del matrimonio di Paulo Dybala e Oriana Sabatini. Leandro è in vacanza e quindi è uno degli invitati all’avvento dell’anno a Buenos Aires. Non si perderà la cerimonia e la festa del suo compagno di squadra, che tra pochi giorni rivedrà durante gli allenamenti. Paredes sta bene a Roma anche perché condivide lo spogliatoio con Paulo: i due sono molto legati, hanno anche vinto un Mondiale insieme, ma il loro rapporto va al di là del calcio. Chiaramente Leo spera che la colonia argentina a Trigoria sia ampliata con l’arrivo di Soulé.

Paredes, ancora un anno di contratto

Mai come stavolta il centrocampista è concentrato sul presente, che si chiama Roma. Il suo contratto scade tra un anno. C’è anche un’opzione per il rinnovo per un’altra stagione. Paredes ha 30 anni e ha già detto che non giocherà per sempre in Europa. Nella sua mente la grande scelta sarà fatta tra dodici mesi, quando valuterà seriamente l’idea di tornare in Argentina per chiudere la carriera al Boca Juniors, la sua squadra del cuore, quella dove ha esordito all’età di 16 anni. «La voglia di giocare al Boca c'è sempre, ma non ho fissato date. Riquelme mi ha lasciato le porte aperte, vuole essere il presidente quando tornerò», aveva detto lo scorso aprile. Non solo. Leo ha raccontato anche un retroscena: «Prima del suo ritorno, De Rossi mi ha detto che sognava di allenare la Roma, riportarmi a Trigoria e poi andare insieme al Boca». I tempi, contratti alla mano, però non si incastrano.

Paredes, la rinascita in giallorosso

Paredes è tornato a indossare la maglia della Roma dopo le esperienze non entusiasmanti tra Juve e Psg. Ha scelto la numero 16 molti mesi prima che De Rossi venisse chiamato per sostituire Mourinho. Aveva la benedizione di DDR per quel numero. La prima parte di stagione non è stata brillante, mentre nella seconda parte lo spartito è cambiato da così a così: Leo, infatti, è diventato rapidamente il cervello della squadra, al di là dei gol e degli assist. Le prestazioni in crescendo hanno convinto Scaloni a convocarlo per la Coppa America. Paredes sa che senza De Rossi e la Roma difficilmente sarebbe rientrato nella lista dell’Argentina. In mezzo, dunque, c’è anche una questione di riconoscenza. La decisione, quindi, è stata presa: Roma e poi Boca, senza passaggi intermedi laggiù nel deserto.


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