Soulé è l’intrigo dell’estate: il Leicester rilancia, ma la Roma…

Il giocatore ha scelto il club giallorosso, la Juve non intende abbassare la richiesta da 35 milioni
Andrea Losapio
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ROMA - I sogni sono desideri. E Matias Soulé sogna la Premier League, ma un conto è entrarci da protagonista, con club di primissima fascia, un altro è dover combattere per la salvezza, come fatto con il Frosinone. Una sfida persa all’ultima curva, con il traguardo che sembrava vicino e che, in realtà, si allontanava domenica dopo domenica, fino a non essere tagliato. La metafora automobilistica ben si confà al Leicester, campione d’Inghilterra con Ranieri nel 2016, retrocesso nel 2023 e rientrato subito dalla Championship dopo un anno. Evitare le ultime tre posizioni sarà l’obiettivo principale, se non l’unico. Per questo Soulé ha scelto la Roma. Un progetto giudicato perfetto per il suo attuale status, dopo una stagione ottima e con undici reti. A ventun anni pensa che sia arrivato il momento, che gli serva uno step di questo tipo per esplodere definitivamente. Una grande piazza, con pressione e passione, dove possa crescere ulteriormente. Due o tre stagioni da titolare, poi il salto verso l’Inghilterra degli Arsenal, dei Manchester United, del Manchester City, del Liverpool. Fin qui la speranza, poi ci sono le offerte. Quella della Roma è arrivata qualche giorno fa, ventitré milioni più due di bonus, rifiutata senza batter ciglio dalla Juventus. Gli inglesi ne hanno fatta una più alta, da 27 complessivi, anche questa rispedita al mittente con perdite. La richiesta è di 35 milioni, con sconto intorno ai 30, l’inserimento di una percentuale sulla rivendita. I pagamenti devono essere dilazionati, ma serve un rilancio rispetto ai 25 iniziali. Oggi è una giornata importante, anche se forse non decisiva, perché sono previste novità: un’offerta dal Leicester è nell’aria, toccherà capire se poi verrà accettata.

Soulé, weekend decisivo

osì si apre un altro capitolo della stessa storia, perché la Roma è irritata: crede di avere fatto un’offerta all’altezza della situazione e che il tira e molla sia costruito per cercare di avere un rilancio. La Juventus da par suo cerca di massimizzare la sua cessione più quella di Huijsen, per un totale di 60 milioni, probabilmente per assalti prossimi venturi (Koopmeiners? Todibo?). Tutto legittimo e comprensibile, ma poi bisogna anche fare i conti con la volontà del giocatore che ha già scelto la Roma. Dunque non si può escludere un rifiuto totale per la destinazione inglese, anche qualora ci fosse accordo fra le società. Extrema ratio, la Juventus cercherà di trovare una via d’uscita e convincerlo ad accettare il Leicester, lì starà alla volontà di Soulé tenere il punto o scendere a patti. Beninteso, l’offerta di ingaggio dei giallorossi è inferiore economicamente a quella inglese, dunque la scelta è dettata dal percorso lavorativo e calcistico. A suffragio della tesi che non sia una questione di soldi, c’è quanto già successo a gennaio, quando l’Al-Ittihad aveva proposto 30 milioni alla Juventus (e un ricchissimo contratto per lui). Nel momento in cui era venuto a conoscenza della circostanza, Soulé aveva già deciso cosa fare. Sì, discuterne in famiglia e condividere la sua scelta per evitare incomprensioni, ma non c’erano le condizioni tecniche per accettare. La Juventus lo attendeva per l’estate, le valutazioni sarebbero state fatte lì: non rimanere per forza, ma non sbagliare la prossima tappa del proprio percorso. Soulé è deciso e non vuole ritrattare la propria posizione, la Juve non scende sotto i 30 milioni, bonus inclusi, perché conta di prenderne 60 fra lui e Huijsen. Un intrigo vero e proprio perché anche gli spiccioli contano e in questo caso il resto non sarebbe mancia.


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