Roma, è boom abbonamenti: tifosi scatenati

Dopo cinque giorni di prelazione sono state vendute 18.500 tessere registrando un aumento del 20% rispetto alla passata stagione
Jacopo Aliprandi
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In un’estate caratterizzata dai tanti cambiamenti, a partire dall’arrivo del nuovo direttore sportivo, proseguendo poi con la ricostruzione della rosa e le strategie societarie, la Roma mantiene una grande certezza: la passione dei tifosi che si autoalimenta a prescindere dai risultati, dai nomi di mercato, dagli obiettivi da perseguire la prossima stagione. E allora il club ha scelto alla perfezione la frase per il lancio della campagna abbonamenti lo scorso 7 giugno: «Nun se po’ spiegà», ed è proprio vero. È inspiegabile un tale amore incondizionato, un sostegno illimitato e che va oltre le prestazioni, i giocatori, i piani futuri, a prescindere da quali saranno e se si realizzeranno. Non a prescindere dall’allenatore. Prima era Mourinho, adesso è De Rossi: due scelte vincenti per alimentare l’entusiasmo dei romanisti e quella loro voglia di entrare allo stadio e dare il massimo per sostenere il tecnico e la squadra che guida. I numeri dicono che la strategia è stata vincente anche stavolta e ancor prima di operare sul mercato, di sentir parlare il nuovo responsabile dell’area sportiva, di vedere il rientro a Trigoria di Dybala che aspetta una telefonata dal club per pianificare il futuro. 

Roma, numeri record di abbonamenti  

Parliamo allora dei fatti, dei numeri. La giornata di ieri si è chiusa con il dato record di 18.500 abbonamenti confermati dopo appena cinque giorni dal via delle fase di prelazione. Tra l’incredulità probabilmente di chi si aspettava un calo delle conferme dei posti all’Olimpico dopo l’addio dello Special One, il deludente sesto piazzamento in campionato senza la qualificazione in Champions e l’eliminazione in semifinale di Europa League. O magari per il poco tempo a disposizione della tifoseria per rinnovare il proprio seggiolino (fino al 18 giugno per il posto, fino al 22 la prelazione), le critiche per il costo della commissione troppo elevato, e un silenzio societario che lascia spazio a troppe interpretazioni. Ogni polemica diventa aria fritta di fronte a questo ennesimo gesto d’amore dei romanisti che a ieri hanno superato addirittura il numero degli abbonamenti confermati una stagione fa, a ridosso della finale di Europa League e, quindi, con un ambiente elettrizzante. Ebbene, un più 20% di prelazioni rispetto alla precedente campagna abbonamenti. «Nun se po’ spiegà». 

Strategia Olimpico  

La scorsa stagione la Roma ha chiuso a 40 mila abbonamenti, quest’anno prima dell’apertura della campagna si era posta l’obiettivo 30 mila, senza probabilmente fare troppo i conti con l’amore incondizionato dei tifosi. La linea del club per questa estate è che oltre i 30 mila abbonamenti sarà un successo, e se non si arriverà alla conferma dei 40 mila di un anno fa non sarà un dramma. Anzi. La Roma sfrutterà meglio la vendita libera di partita in partita, creando come sempre i soliti ottimi pacchetti speciali per agevolare l’acquisto di biglietti per le famiglie e i bambini, ma potrà gestire a proprio piacimento anche eventuali aumenti di prezzo per le partite di cartello in campionato e in Europa League. Della serie, se si gioca Roma-Inter e gli abbonati sono “solo” 30 mila, il club potrà decidere il costo dei singoli biglietti per gli altri 30 mila posti a disposizione. Un po’ come è accaduto lo scorso aprile nel match europeo contro il Milan: qualche protesta, ma stadio sold out. E allora il gioco vale la candela. La strategia della Roma per aumentare ulteriormente i ricavi piace ai Friedkin, così come piace che dal Fulvio Bernardini non emergano informazioni, spiegazioni o dettagli del programma del club: dai piani di mercato, a quelli tecnici della prossima stagione o sul progetto triennale. Tutto tace, e questo al presidente - che in quattro stagioni non ha mai rilasciato una dichiarazione pubblica - piace tanto.  


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