Roma, i meriti di Daniele De Rossi

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Roma, i meriti di Daniele De Rossi© ANSA
Ivan Zazzaroni
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La nuova preghiera laica del romanista euforico comincia così: Eupalla, proteggi il nostro Paolino, fai che esca dal campo soltanto su richiesta di De Rossi e liberaci da ogni male dei divini flessori. Amen.  

Ah, come gioca Dybala..., avrebbe sospirato l’indimenticabile Maurizio Mosca dopo l’ennesimo assist per Lukaku e il gol su punizione da venti e passa metri. Come gioca e fa giocare: recuperata la condizione atletica, Paulo è tornato a essere lo straordinario suggeritore e risolutore che per anni ha fatto la fortuna della Juve e in più di un’occasione ha indotto i sostenitori a maledire la “contemporaneità” con Leo Messi, titolare assoluto e indiscutibile della maglia numero 10 dell’Argentina. 

Sette dei venti gol realizzati dalla Roma di Daniele in campionato, un terzo, appartengono alla Joya. Sei i successi di squadra. C’entrerà anche il calendario favorevole - Verona, Salernitana, Cagliari, Frosinone, Torino e Monza - ma sei vittorie su 7, l’unica sconfitta con l’Inter all’Olimpico fra le trasferte di Cagliari e Frosinone, sono un bilancio sorprendente e forniscono una carica di energia della quale la Roma aveva senz’altro bisogno.  
Vincere con continuità aiuta a vincere perché consente di lavorare meglio durante la settimana e aumenta notevolmente la credibilità del tecnico. 

De Rossi si merita questo momento per una serie di motivi: si è presentato preparatissimo alla sostituzione, dimostrando di aver studiato a lungo e con attenzione le caratteristiche del gruppo. Sapendo parlare ai giocatori, ha lavorato sulle motivazioni individuali e cercato immediatamente una proposta di rottura. Inoltre ha compiuto scelte decise, pur senza abbandonare la necessaria turnazione. Il successo di Monza è simile a quello sul Cagliari: pieno, pochissime le ombre (i rischi corsi) e una superiorità tecnico-tattica evidente, quasi mai messa in discussione. 
I numeri stanno sostenendo la candidatura di De Rossi a un’eventuale conferma per la prossima stagione, in primis quelli delle realizzazioni che esaltano in particolare i giocatori più qualitativi: Dybala è arrivato a dodici, Lukaku a dieci e Pellegrini a sei. Sono numeri curiosamente insoliti per la Roma che dalla stagione 2016/17 non portava almeno due dei suoi in doppia cifra. L’ultima volta ci riuscirono Dzeko con 29 centri e Salah con 15.  

La Roma ora è quinta da sola in campionato, in attesa di Atalanta-Bologna; il Brighton nono in Premier. Hanno filosofie simili, De Rossi e De Zerbi, o almeno questo sostiene Daniele che si riconosce apertamente nei princìpi del tecnico bresciano. Sarà interessante vederli di fronte perché entrambi praticano un calcio ottimista e ne accettano i rischi. 
Roma e Brighton si prenderanno a schiaffi (metafora) per 90 e passa minuti? Ho analizzato con cura le ultime due uscite degli inglesi, mi ha colpito un dato semplice ma ripetuto: tanto con il Wolverhamtpon in FA Cup mercoledì, quanto ieri in campionato con il Fulham De Zerbi ha avuto il 72% di possesso palla, creando tanto e subendo altrettanto. Ha perso 1-0 la prima volta e 3-0 la seconda. Eppure, se lo conosco bene, non si snaturerà, non cambierà nemmeno una virgola. 


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