Mourinho, o discurso do Rei

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All.: José Mourinho© LAPRESSE
Ivan Zazzaroni
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Notizie da Reggio Emilia. Non poche. La prima: la Roma ha giocato un’ottima partita, la migliore della stagione, e l’ha giustamente vinta. Con Dybala più dentro il gioco e Paredes in costante crescita, ha fatto possesso, creato almeno cinque palle gol, sbagliato molto al momento di chiudere l’azione, esaltato Consigli e subìto in tutto un paio di iniziative: la rete di Matheus Henrique è nata da una conclusione sbagliata di Berardi e da una colossale dormita di quattro difensori che hanno “marcato” il pallone, trascurando l’uomo. Il solito gol preso sul secondo palo.

La seconda (notizia) è che il trentunenne Marcenaro, ricusato alla vigilia da Mourinho per via dei tre precedenti da quarto uomo con annesse ammonizioni e espulsioni, ha arbitrato in modo ordinato e preciso senza avvertire - almeno in apparenza - pressioni supplementari: giusto una mezza occhiata allo Special, quando si è trovato a due passi dalla sua panchina, come a dire “perché ce l’hai tanto con me?”.

La terza, la più importante, è che per la prima volta in due anni e mezzo la società - nella persona di Tiago Pinto - ha difeso pubblicamente l’allenatore, oltretutto con una certa decisione: a pochi minuti dall’inizio Pinto, ai microfoni di Dazn, ha fatto quello che avrebbe dovuto fare anche in passato.

La quarta è un’altra prima volta: Kristensen è sembrato un giocatore.

La quinta è una non-notizia: i cambi di Mourinho sono stati decisivi, ancorché favoriti, ma solo in parte, dall’espulsione di Boloca, il migliore dei suoi.

Vi evito la traduzione in portoghese, che è la mia seconda lingua: l’idioma di José Saramago l’ha già esibito per “protesta bianca” Mourinho, sempre più distante dal sistema Italia. Il suo italiano è ancora balbettante e deferibile: dice giurno invece di giorno e divorcio invece di divorzio. Quando sarà costretto a lasciare la Roma, il nostro campionato perderà qualcosa di unico e irripetibile e i tifosi giallorossi si ritroveranno senza il Re - O Rei - dell’appartenenza.

PS. La mancata restituzione del pallone da parte della Roma è l’unica macchia nella prestazione della squadra giallorossa. Da questo punto di vista sono totalmente d’accordo con Dionisi. Non si fa.


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