Campo Testaccio rinasce, Baldissoni voleva costruirci campi da padel

L'assessore Alessandro Onarato ha in mente di ridare alla città un pezzo di storia, puntando sul calcio e il sociale: i dettagli
Lorenzo Scalia
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Un gesto simbolico. Ma dal valore immenso. Perché Campo Testaccio è un pezzo di Roma e della Roma. E allora le ricorrenze servono per prendersi cura di ciò che è stato, di ciò che fa parte della storia. La zona, come è noto, è in stato di degrado e abbandono da molto tempo. Ieri però non era un giorno qualsiasi: il 3 novembre del 1929, infatti, fu inaugurato Campo Testaccio e andò in scena Roma-Brescia. A distanza di 94 anni da quella partita, tra l’altro vinta per 2-1 dai giallorossi, i tifosi del Roma Club Testaccio, con il sostegno della Roma, hanno voluto ricordare l'evento ripulendo l'area dove sorgeva l’impianto. I volontari, muniti di guanti, rastrelli, pettorine griffate Roma, sacchi e tanta buona volontà, hanno passato alcune ore a prendersi cura di cosa resta di Campo Testaccio. Non è la prima volta che succede.  

Campo Testaccio, fermato il progetto di Baldissoni 

La speranza però è che qualcosa possa muoversi verso la rinascita reale, dopo anni di immobilismo e di dribbling attorno «a un progetto folle», come l’ha definito Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale, presente sul posto al pari di Lucia Bernabè, la responsabile relazioni istituzionali progetto stadio della Roma. Il «progetto folle» era quello dell’ex dirigente Mauro Baldissoni che aveva in mente di costruire campi da padel, una piscina e un ristorante sopra Campo Testaccio. Anni fa anche il Real Testaccio voleva creare qui il proprio quartier generale, ma il costo dell’operazione non era evidentemente alla portata di una realtà dilettantistica.   

Campo Testaccio alla città e al quartiere 

«L’iniziativa dei tifosi della Roma è importante perché dimostra come questo luogo abbia una sorta di sacralità sportiva alla quale portiamo rispetto. Non è la prima volta che viene fatta, purtroppo su Campo Testaccio c’è una grande incompiuta da tanti anni. Avevamo ereditato un progetto folle, qualcuno pensava di farci un centro di padel. Abbiamo trovato una proposta di progetto dove l’allora direttore generale della Roma proponeva di farlo per i suoi interessi. Qui a Campo Testaccio fino ad un anno e undici mesi fa volevano farci dei campi da padel, abbiamo stoppato il progetto e verificato che esista un concessionario», ha sottolineato Onorato a margine dell’evento che ha coinvolto l’AMA e il Servizio Giardini di Roma Capitale con il benestare dell’Assessorato allo Sport e del Municipio Roma I. La zona come è noto è problematica, al di là dell’erba alta. In passato sono stati rinvenuti dei reperti archeologici. Ma le cose potrebbero cambiare tra non molto: le intenzioni del Campidoglio sono quelle di creare un complesso sportivo, con un’impronta sociale, che possa diventare un punto di riferimento per il quartiere. Onorato parla di un iter già avviato: «Con il concessionario da nove mesi a questa parte, abbiamo un costante rapporto. Una volta chiarita la titolarità delle strutture adiacenti, insieme a tutti i dipartimenti coinvolti, l’attuale concessionario potrà concludere la presentazione di un progetto che prevede la riedificazione di una struttura per garantire lo sport di base, in primis il calcio, con una parte riservata a una palestra e un'altra alla storia della Roma».  

All'Oratorio Don Bosco 

La giornata dedicata a Campo Testaccio si è conclusa nel pomeriggio, presso l’Oratorio “Don Bosco”, dove si è svolto un torneo che ha coinvolto i bambini del quartiere e quelli di alcune Roma Academy. Insomma, sorrisi e divertimento. In attesa di mettere piede dentro il “nuovo” Campo Testaccio.  


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