Roma furiosa ma la Primavera è condannata: cosa dice il regolamento

La sconfitta a tavolino contro l'Empoli ha mandato su tutte le furie la società giallorossa che annuncia di voler fare ricorso alla Corte Sportiva di Appello
Roma furiosa ma la Primavera è condannata: cosa dice il regolamento
Lorenzo Scalia
4 min

Una penalità definita "ingiusta", che ha fatto infuriare la Roma. La sconfitta a tavolino per 3-0 inflitta alla Primavera contro l'Empoli, che ha ribaltato la vittoria giallorossa sul campo per 5-3, costa troppo cara ai ragazzi di Guidi che vedono così dimezzare il proprio punteggio pieno in classifica dopo appena due giornate di campionato. A finire nel mirino del giudice sportivo il cambio tra il francese Louakima (2003) e il centrocampista estone Vetkal (2004), avvenuto nel corso del primo tempo. Il nuovo regolamento infatti consente di schierare "massimo sei giocatori del 2004 che possono essere impiegati contemporaneamente in ciascuna gara, più un solo calciatore fuori quota senza limite di età, oltre ai sei". La Roma, quindi, era scesa in campo con sei 2004 (Pagano, Pisilli, Keramitsis, Chesti, D’Alessio e Cherubini), più Louakima, cioè il fuori quota senza limite di età. E quando il francese è uscito, lasciando il posto a Vetkal, la squadra romanista si è ritrovata con sette 2004 contemporaneamente in campo. Una mossa definita "illegittima" dal giudice che ha accolto positivamente il ricorso dell'Empoli poiché: "Vetkal non aveva titolo per entrare in campo e prendere attivamente parte al giuoco, dal momento che aveva già in tale gara impiegato il proprio 'fuori quota' consentito dall’art. 8 del Regolamento".

La difesa della Roma e il regolamento

Da Trigoria sono pronti a fare ricorso alla Corte Sportiva di Appello entro i prossimi cinque giorni, e si aspetta un nuovo pronunciamento della giustizia sportiva nel giro di altri 15 giorni. Il club giallorosso è convinto di essere nel giusto visti anche il precedente in Hellas Verona-Lecce: con i salentini che hanno iniziato il match con sette giocatori nati nel 2004 e i conseguenti cambi effettuati senza problemi. Il regolamento però parla chiaro:

"Possono partecipare alla Manifestazione, qualunque sia il tipo di tesseramento: (....) - un numero massimo di sei calciatori nati dal 1° gennaio 2004 (e no al 31 dicembre 2004), che possono essere impiegati contemporaneamente in ciascuna gara; un solo calciatore “fuori quota” (senza limite di età), oltre ai sei di cui al paragrafo precedente, per la sola fase della regular season (con espressa esclusione delle ultime cinque giornate). I calciatori in età ed i calciatori “fuori quota” possono prendere parte alle gare indipendentemente dall’attività svolta con altre squadre, facendosi con ciò espressa deroga a quanto previsto nell’art. 34 n.1 delle N.O.I.F. Durante le gare del Campionato Primavera 1 TIM 2023/2024, possono essere sostituiti no a cinque calciatori per ciascuna squadra, indipendentemente dal ruolo ricoperto, utilizzando a tal ne tre interruzioni nel corso della gara, oltre a quella prevista tra i due periodi di gioco".

Il nodo su cui ora punteranno i legali della Roma è chiaro: la norma è interpretabile e una differenza di trattamento rispetto al caso Lecce farebbe solo pensare a una disparità di gestione dell'episodio, che scatenerebbe ulteriori polemiche.


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