Mourinho-Chiffi, un rigore imbarazzante

Leggi il commento del Direttore del Corriere dello Sport - Stadio
Mourinho-Chiffi, un rigore imbarazzante© Getty Images
Ivan Zazzaroni
4 min

Testuale: «L’arbitro è stato un disastro». Questo giudizio non appartiene a José Mourinho, bensì a Luka Modric. Lo espresse al termine di Argentina-Croazia, semifinale dei Mondiali in Qatar. Disastrosa, secondo Modric, fu la direzione di Daniele Orsato, peraltro tra i migliori al mondo. 

Nell’occasione nessuno pretese la squalifica della stella del Real Madrid, né venne invitato a scusarsi pubblicamente con l’arbitro italiano, nonostante le sue parole fossero arrivate a un miliardo di orecchie. Ma Modric è Modric, il Pallone d’oro, un santo, mentre Mourinho viene ormai fatto passare per il demonio di Setubal, un intollerabile mangia-arbitri, al punto che giorni fa mi è toccato leggere una delle più gigantesche stronzate dell’anno, secondo la quale alcuni direttori di gara avrebbero pregato Gianluca Rocchi di evitargli le partite della Roma. A precisa domanda, il designatore ha risposto di non aver mai ricevuto richieste così idiote.  

«You’re a fuckin’ disgrace», sei un disastro, identico giudizio, ma rivolto da Mourinho all’inglese Taylor nel sottopassaggio dello stadio di Budapest (la cosa finì lì, oltre che nelle telecamere presenti sul posto) è costato al tecnico 4 giornate di squalifica e alcune singolari reprimende. Su tutte, quella del ministro con delega allo sport e ai giovani Andrea Abodi, il quale di recente ha richiamato i protagonisti (Mou) al senso di responsabilità. Pure l’allenatore del Barcellona Xavi ha criticato duramente Mourinho, lo stesso Xavi che in precedenza aveva dato del prezzolato a un arbitro. 

E veniamo a noi. Un’altra valutazione, sempre di Mou ma sull’arbitro Chiffi, ha indotto il procuratore federale Chinè a suggerirgli la via delle scuse alla parte offesa per evitare l’ennesima squalifica.  Mourinho non si è scusato e con una lettera ha precisato di non aver mai messo in discussione la corretteza delle designazioni. Ora mi - e vi - chiedo: perché avrebbe dovuto scusarsi con Chiffi? Per il solo fatto di aver espresso pubblicamente un giudizio negativo su di lui. Siamo nel campo delle opinioni personali. Quale danno ha prodotto all’arbitro e al sistema? Di immagine? Non prendiamoci in giro. In un recente e discutibile passato alcune società importanti avevano una forza tale da lanciare una fatwa nei confronti degli arbitri “non graditi”. La Roma di Friedkin non s’è mai permessa e non le è andata bene

L’aspetto più ipocrita dell’atteggiamento dei direttori di gara è, a mio avviso, questo: quando le immagini smascherano la concessione di un rigore inesistente o di un fallo clamoroso non punito, invocano l’indulgenza che si deve al calciatore che fallisca dal dischetto. Ma se a criticarli è un calciatore o un allenatore tornano a pretendersi giudici infallibili e inattaccabili. Sono arbitri, ma sembrano Dei bizzosi e vendicativi. Sarebbe ora che scendessero dall’Olimpo e si confrontassero con i comuni mortali, recuperando umiltà e misura

PS. Scommetto il mio eurino che Mourinho si beccherà una squalifica. Scusate la polvere. 


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