Stadio della Roma: club d’accordo con il Campidoglio

Continuano le riunioni per riuscire ad arrivare al voto sul pubblico interesse il prossimo 10 gennaio
Stadio della Roma: club d’accordo con il Campidoglio© ANSA
Guido D’Ubaldo
3 min

ROMA - La Conferenza dei Servizi Preliminare si sta avviando verso la conclusione. Il passaggio decisivo dell’iter è la delibera di pubblico interesse in Assemblea, prevista per il 10 gennaio. Gli uffici tecnici del Comune e della Roma continuano a lavorare per eliminare tutti gli elementi di criticità. Le riunioni sono frequenti, l’istruttoria sta andando avanti e gli uffici stanno proseguendo nell’attività di studio del progetto preliminare. Sono arrivate richieste di integrazioni, presentate dal Campidoglio il 27 ottobre, alcune delle quali sono state trasferite al soggetto proponente (la Roma), che ha già provveduto, in parte, ad accogliere. Il 4 novembre l’amministratore delegato del club giallorosso, Pietro Berardi, aveva dato ampie assicurazioni in tal senso. Anche l’ufficio espropri sta proseguendo nella sua attività di ricognizione di tutta la documentazione necessaria.  

Stadio europeo

Nelle intenzioni dei proponenti, la posa della prima pietra avverrebbe entro la fine del 2024, per chiudere i lavori tre anni dopo. Roma Capitale ha presentato ufficialmente la richiesta di organizzare l’Europeo del 2032 e tra gli stadi coinvolti nell’organizzazione c’è anche quello di Pietralata. Intanto la Roma prosegue il casting tra gli architetti per scegliere chi disegnerà il nuovo impianto. Ci sono diversi candidati, tra i quali lo studio Populous, ideatore dell’Emirates e di Wembley. Non desta particolare preoccupazione la costituzione del comitato “Stadio Pietralata, no grazie”, che è stato costituito nei giorni scorsi. I promotori vogliono un parco pubblico anziché uno stadio. E hanno fatto sentire la loro voce, quella di cittadini e cittadine preoccupati/e per l’accumulo di cemento nel quartiere e per le problematiche connesse alla viabilità. Circa 70 persone hanno partecipato a un’assemblea pubblica, durante la quale sono state motivate le ragioni del no, che si contrappongono ai favorevoli, ai quali recentemente si è aggiunto anche il nuovo ministro per lo Sport, Andrea Abodi

Posti di lavoro

I Friedkin considerano lo stadio di proprietà un asset fondamentale, che costerà quasi 600 milioni. L’impianto resterà a disposizione della Roma per almeno 90 anni, tanto dovrebbe durare la concessione. La costruzione dovrebbe portare benefici a tutto il quadrante della città, di sicuro porterà posti di lavoro. Ci sarà bisogno di una variante al piano regolatore per avere il via libera al progetto. La capienza dello stadio dovrebbe superare i 60.000 posti. Il fiore all’occhiello del progetto è un grande parco verde di 140.000 metri quadrati nel quale sorgerà l’impianto. Ci saranno anche un’area giochi per bambini, un anfiteatro all’aperto e un centro sportivo. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA