ROMA - Eh no, non è stato un grande mese. Cominciato con l’assist magico contro l’Atalanta, è finito tra le critiche paterne di Roberto Mancini. Nel mezzo Nicolò Zaniolo ha dovuto anche assorbire l’esclusione nel derby, la partita a cui teneva di più. Come si dice in questi casi, si può solo migliorare. E’ quello che in fondo gli ha chiesto il ct dopo il deludente ritorno in Nazionale: «Nicolò ha qualità ma deve imparare a giocare con gli altri». [...]
Tutti e due gli allenatori stravedono per lui: Mancini convocò Nicolò a Coverciano prima che Di Francesco gli concedesse il debutto nella Roma, Mourinho gli scrisse subito dopo la firma con i Friedkin per chiedergli di «aiutarmi a vincere» e in tante conferenze ne ha ricordato la centralità tecnica.
Zaniolo tra voci di mercato e futuro alla Roma
E però Zaniolo viene da un periodo un po’ così, che si incastra tra le voci di mercato determinate dallo stallo sul rinnovo contrattuale. Ha giocato frenato a Udine, perché diffidato, proprio pensando inconsciamente al derby. E poi si è ritrovato in panchina per novanta minuti, senza neppure entrare sul 3-0 per la Roma. Ovviamente non l’ha presa bene anche se, da professionista empatico, ha festeggiato in campo la vittoria con i compagni. [...]
Certo, qualche interrogativo in prospettiva è doveroso: la Roma non l’ha ancora convocato per discutere il rinnovo (scadenza attuale 2024), che potrebbe persino servire al club per fissare il prezzo di una futura cessione. Fino a un mese fa, Zaniolo non aveva dubbi sul futuro a Trigoria. E avrebbe firmato un altro contratto a cifre accettabili rispetto alla media dei compagni, intorno ai 3 milioni più i bonus. Oggi invece si è allineato alla Roma. Attende. Vuole cercare di capire se gli elogi che ha ascoltato in questi mesi, alternati a qualche rimbrotto, si concretizzeranno in un progetto tecnico e finanziario che lo valorizzi.
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