ROMA- Non perdona ma dimentica. Usa le cesoie, negli spogliatoi e nelle interviste, ma è anche pronto ad accarezzare la rosa. José Mourinho sta provando a costruire la Roma alla sua maniera. Non sempre dice cose condivisibili, a volte sbaglia le scelte, però sta imprimendo il marchio che deve segnare una rottura definitiva con il passato. Gli ultimi esempi sono Borja Mayoral, uno dei protagonisti della vittoria di Sofia, ed Edoardo Bove, uno degli allievi preferiti del parco Under 20: quando c’è bisogno di lanciare o rilanciare, , lo spazio si trova per tutti.
Dal recupero di alcuni giocatori al lancio dei giovani
Sono significative a questo proposito le parole dopo la conquista del primo posto nel girone di Conference: intossicato dal secondo tempo, che ha messo a rischio le gerarchie a causa della rimonta del Cska, Mourinho ha assolto un solo giocatore. Borja Mayoral, appunto. Che fino a giovedì era stato scelto solo una volta come titolare, nel disastro di Bodo, scivolando nella lista di quegli epurati «che non giocherebbero nemmeno in Serie B». E che invece ha colpito il capo «non tanto per l’atteggiamento, che è sempre stato esemplare, ma per la qualità della prestazione». Nella situazione emergenziale in cui si è infilata la Roma, tra infortuni e squalifiche, Borja Mayoral molto probabilmente giocherà anche lunedì contro lo Spezia, in campionato. E’ un nuovo inizio e anche un cambio di prospettive, perché racconta un’evoluzione. [...] L’altro elemento importante riguarda i giovani: l’esordio di Bove, che dal primo minuto con la Roma dei grandi aveva giocato solo in amichevole, è la conferma di una ricerca. Di un gruppo sperimentale che considera il futuro importante almeno quanto il presente.
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