C’'è un mercato che si studia a prescindere, anche a distanza di mesi e anche senza un allenatore. La Roma dei Friedkin, con Tiago Pinto ormai operativo da tre mesi nell’area sportiva, ha deciso di investire forte su almeno due ruoli per la prossima stagione: il portiere e il centravanti. Il primo per l’inadeguatezza di Pau Lopez, di nuovo affondato contro il Napoli dopo mesi di miglioramenti che avevano lasciato immaginare un futuro di stabilità. Il secondo per i problemi di convivenza con Edin Dzeko, che ha uno stipendio mostruoso e ha vissuto una stagione turbolenta. I problemi finanziari della Roma, e del calcio in genere, non autorizzano spese folli. Ma la proprietà e la dirigenza si stanno attrezzando per sfruttare qualche occasione che possa rinforzare l’organico, a prescindere dalla qualificazione alla Champions. Il piazzamento finale inciderà, chiaramente, soprattutto in termini di cessioni. Ma non impedirà ai Friedkin, grazie al congelamento del fair play finanziario, di tentare un rilancio.
I nomi caldi per l'attacco della Roma
La partenza di Dzeko, che ha ancora un anno di contratto e uno stipendio da 7,5 milioni netti, può lasciare spazio all’arrivo di un illustre collega, che sarà comunque affiancato da Borja Mayoral, il cui eventuale riscatto dal Real Madrid verrà rimandato al 2022. Il nome che è stato proposto da un intermediario di fiducia è Mauro Icardi, che il Psg è disposto a cedere per ragioni di bilancio. Anche in prestito con diritto di riscatto. L’operazione non è semplice, perché il giocatore ha un ingaggio molto alto. Ma la Roma la sta valutando. In fondo Icardi è ancora giovane (è del 1993) e può rappresentare una scommessa intrigante. Non l’unica, peraltro. Tra Italia e estero, tra osservazioni e algoritmi, Tiago Pinto ha inserito nella lista vari profili. Limitandoci alla Serie A, sono monitorati tanto Andrea Belotti quanto Dusan Vlahovic. Il secondo in particolare, classe 2000, potrebbe essere un investimento sostenibile su cui programmare il futuro. E’ evidente che nulla possa accadere se prima la Roma non trova il modo di separarsi da Dzeko. Ma il rapporto con il nuovo procuratore, Alessandro Lucci, è molto costruttivo. E dovrebbe portare a una soluzione che conviene a tutti. Compreso il giocatore, che al di là delle difficoltà fisiche delle ultime settimane è sicuro di poter ancora garantire almeno un altro paio d’anni da protagonista.