Nela: "Maradona uomo del popolo, Roma da vertice"

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Nela: "Maradona uomo del popolo, Roma da vertice"
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ROMA - Sebino Nela non ha mai smesso di combattere le sue battaglie. Prima erano solo partite di calcio, oggi sono chemioterapie e operazioni per sconfiggere il tumore infame. Ma non dategli del guerriero invincibile, la retorica proprio non la sopporta. Nella miniera rocciosa dove protegge la sua anima ci sono diamanti fragili come cristalli. E basta pronunciare il nome di Diego Armando Maradona per farli brillare: «È morto l’uomo del popolo - dice, trattenendo le lacrime - una persona amata in tutto il mondo che si è sempre spesa per gli altri. Diego odiava i soprusi ancora più di me. Glielo spiegate voi a Laura Pausini?».

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“Fa più notizia l’addio a un uomo poco apprezzabile piuttosto che l’addio a tante donne violentate”. Frase evitabile?
«La Pausini forse non sa che Maradona è stato molto di più del miglior calciatore della storia. Diego è un fatto sociale, è Il riscatto dei poveri e degli ultimi. Se un’artista non se ne rende conto forse non capisce nemmeno dove vive».

Ci racconta il “suo” Maradona?
«Ho avuto la fortuna di giocarci contro e di conoscerlo fuori dal campo. A me non frega niente del privato delle persone. Mi ha stregato da giocatore e mi ha emozionato come uomo. Diego trattava tutti allo stesso modo: presidenti, compagni di squadra, magazzinieri, massaggiatori, dirigenti, tifosi. Era unico».

Oggi c’è Napoli-Roma, la partita di Nela: 12 anni in giallorosso, 2 in azzurro. Chi vince?
«Sinceramente non lo so. Le partite negli stadi vuoti mi creano fastidio. Al Napoli servirebbe lo stadio pieno dopo il ko col Milan. Così può venir fuori qualsiasi risultato».

La squadra di Fonseca le piace?
«Molto. La vedo consapevole, gioca un bel calcio e in una stagione come questa può ambire a... Capito?»

La parola scudetto non la vuole pronunciare?
«Questo è un campionato strano. La formazione la fanno i medici, non c'è più il fattore campo. Mi sembra che come numeri la Roma sia la squadra migliore, in media fa 2 gol a partita e non ha mai perso. Il pensiero a immaginarla lassù può venire, ecco».[...]

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